Chiusi tutti i parchi, le ville e i giardini pubblici. L’attività sportiva resta consentita, ma solamente vicino a casa. Viene introdotto il divieto di spostarsi nelle seconde case nei giorni festivi. Sono alcune delle ulteriori restrizioni decise dal governo con una ordinanza che serve a limitare il contagio da coronavirus, in vigore dal 21 al 25 marzo, giorno in cui scadono tutte le altre misure che restringono gli spostamenti e che con ogni probabilità verranno rinnovate.
L’ordinanza riguarda innanzitutto le modalità per uscire dalle proprie abitazioni. A proposito della possibilità di correre all’aperto, il governo ha deciso che si potrà fare soltanto da soli, in prossimità della propria abitazione e nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Saranno quindi chiusi «parchi, ville, aree gioco e giardini pubblici» e esplicitamente vietate le «attività ludiche o ricreative all’aperto». La decisione del governo era stata auspicata da diversi amministratori locali, che nel corso degli ultimi giorni avevano iniziato a prendere provvedimenti in tal senso in autonomia.
Il governo non ha preso invece alcun provvedimento sulla chiusura anticipata dei supermercati. Era stata richiesta da diverse aziende e sindacati per limitare il rischio di contagio per i dipendenti dei negozi, ma secondo alcuni potrebbe avere l’effetto di creare maggior code e quindi maggior rischi di contagio per i clienti. Viene però decisa anche la chiusura di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, all’interno delle stazioni ferroviarie e delle aree di servizio e rifornimento carburante, «con esclusione di quelli situati lungo le autostrade». Restano aperti negli ospedali e negli aeroporti.
Si parla poi nell’ordinanza degli spostamenti verso le seconde case, finora consentiti: «Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza».