Sono stati autorizzati in Italia i farmaci antimalarici a base di clorochina e idrossiclorochina. I medici potranno usarli per il trattamento dei pazienti affetti da infezione da coronavirus. Non solo. L’Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera per lo stesso uso alle combinazioni dei farmaci anti-Hiv lopinavir/ritonavir, danuravir/cobicistat, darunavir, ritonavir a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Sono numerosi i medicinali in fase di sperimentazione in Italia e all’estero per contrastare l’epidemia di Covid-19, dal momento che non è stata ancora trovata una cura. Anche l’Italia dopo aver dato l’ok anche alla la sperimentazione sul farmaco giapponese Avigan, già avviata in Veneto e Piemonte, apre ai farmaci antimalarici e anti Aids «per il trattamento anche in regime domiciliare dei pazienti affetti da infezione da SARS-CoV2», come si legge sulla determina dell’Aifa, pubblicata in Gazzetta Ufficiale. «Questi farmaci — si legge nel documento — dovranno essere dispensati dalle farmacie ospedaliere, ed è fatto obbligo alla struttura prescrittrice di trasmettere tempestivamente all’area pre-autorizzazione dell’Aifa i dati relativi ai pazienti trattati».
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Intanto negli Stati Uniti è stata avviata la sperimentazione del primo farmaco anti Covid-19. Si chiama Eidd-2801 e «migliora la funzione polmonare, riduce la carica virale e la perdita di peso». Funziona, per ora, solo sui topi. È nato dal laboratorio di uno scienziato che ai coronavirus dedica il suo lavoro da 35 anni, Ralph Baric, che dirige il laboratorio di immunologia e microbiologia dell’università del North Carolina.