Con 82.404 casi, gli Stati Uniti superano l’Italia e la Cina per numero di contagi. Un dato, quello riportato dalla Johns Hopkins University, che fa balzare gli Usa al primo posto dei Paesi più colpiti dal coronavirus, a seguire la Cina dove sono stati registrati 81.782 casi dell’inizio dell’epidemia da coronavirus. L’Italia passa così al terzo posto con 80.539 casi totali (dato del 26 marzo della Protezione civile). Sono oltre mille le vittime negli Stati Uniti dall’inizio dell’epidemia. Secondo uno studio della University of Washington School of Medicine, la pandemia potrebbe uccidere più di 81mila persone in Usa nei prossimi quattro mesi e potrebbe non placarsi fino a giugno.
Il più colpito è lo Stato di New York dove sono stati registrati quasi 40mila casi. Secondo il governatore Cuomo, sono stati registrati 7mila casi in 24 ore e circa 100 morti in più, che ha portato il totale a 385 vittime. Per il sindaco De Blasio, almeno metà della città sarà contagiata.
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Commentando il primato, Trump ha messo in dubbio l’affidabilità dei numeri diffusi da Pechino. «Non si sa quali siano i numeri della Cina», ha osservato, ribadendo che la pandemia è partita da Whuan e che per questo il virus va chiamato “cinese”. Ha poi ipotizzato che il dato potrebbe rappresentare un “tributo” all’elevato numero di tamponi effettuati in America. «Ne abbiamo fatti più noi in 8 giorni – ha dichiarato – che la Corea del Sud in 8 settimane».
Secondo il capo della Casa Bianca Donald Trump, «la Cina ha molta esperienza e ha sviluppato una forte conoscenza del virus. Stiamo lavorando a stretto contatto insieme. Molto rispetto!» «Ho appena concluso un’ottima conversazione con il presidente Xi della Cina – twitta Trump -. Abbiamo discusso nei dettagli del’emergenza Coronavirus che sta devastando gran parte del nostro Pianeta».
Just finished a very good conversation with President Xi of China. Discussed in great detail the CoronaVirus that is ravaging large parts of our Planet. China has been through much & has developed a strong understanding of the Virus. We are working closely together. Much respect!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) March 27, 2020
Donald Trump continua comunque a insistere sulla necessità di far ripartire al più presto il Paese. «Dobbiamo cominciare al più presto a riportare l’America al lavoro», ha detto Trump e ha spiegato che, secondo lui, bisogna individuare le aree meno colpite da dove far ripartire l’attività. Le richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti sono balzate a quota 3,283 milioni di unità rispetto alle 282.000 della scorsa settimana. Intanto, il Senato ha approvato all’unanimità lo «storico» piano da 2.000 miliardi di dollari per sostenere l’economia degli Stati Uniti.
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