Nel giorno in cui l’Eurogruppo discute degli strumenti per rispondere alla crisi sanitaria ed economica scatenata in Europa dalla pandemia da coronavirus, la cancelliera tedesca Angela Merkel sembra chiudere definitivamente la polemica sugli eurobond. «Voi sapete che io non credo che si dovrebbe avere una garanzia comune dei debiti e perciò respingiamo gli eurobond», ha detto Angela Merkel aggiungendo tuttavia che «ci sono così tanti strumenti di solidarietà che si possono trovare delle buone soluzioni». La cancelliera tedesca ha quindi ribadito che la Germania è contraria a una condivisione del debito tra gli Stati membri dell’Ue, richiesta invece dall’Italia.
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La solidarietà in Europa è «urgente», ma «su quali siano le misure adeguate si possono avere valutazioni diverse», ha spiegato la cancelliera tornando sulla richiesta del premier Giuseppe Conte. Con i tre strumenti «su cui si discute all’Eurogruppo e su cui spero si possa raggiungere un accordo» si mettono a disposizione molti miliardi di euro», ha sottolineato ancora ripetendo che fra il Mes, l’ampliamento della Bei e il programma Sure ci sarebbero forti somme per superare la crisi.
«Ho parlato a lungo con il premier italiano Giuseppe Conte anche pochi giorni fa. Siamo d’accordo che vi sia una urgente necessità di solidarietà ora che l’Europa vive le sue ore forse più difficili», ha detto Angela Merkel. «Ripeto che la Germania starà bene se l’Europa starà bene», ha aggiunto la cancelliera. «Per quello che riguarda la solidarietà verso i partner, si può valutare diversamente quali siano gli strumenti più adatti. Dobbiamo avere un comune senso delle garanzie, per cui noi siamo contrari ai coronabond, ma ci sono molte altre possibilità».
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Al tavolo dell’Eurogruppo l’ostacolo più ostico da superare sarà l’Olanda, nettamente contraria a ogni forma di allentamento delle condizioni sugli aiuti. A maggior ragione dopo le due mozioni approvate in mattinata dal Parlamento che spingono il governo a non accettare l’ipotesi degli Eurobond e a tenere il punto sulle condizioni di utilizzo del Mes. Una posizione «irresponsabile» secondo l’ex presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker che ha parlato al quotidiano francese Liberation. Secondo Juncker bloccare anche il ricorso al Mes è «miope».