L’Eurogruppo ha trovato un accordo definitivo sul Mes. Ogni Stato membro potrà spendere fino al 2% del Pil per sostenere la lotta al coronavirus ottenendo finanziamenti a tassi agevolati con durata fino a 10 anni e senza alcun tipo di condizionalità da parte del fondo salva-Stati per l’erogazione dei prestiti «per sostenere il finanziamento interno dei costi diretti e indiretti sanitari, di cura e di prevenzione dovuti alla crisi Covid-19»
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La nuova linea di credito sarà operativa dal primo giugno come gli altri due strumenti: il meccanismo Sure anti-disoccupazione e i fondi della Bei per un totale di 540 miliardi per le tre reti di sicurezza. I fondi potranno essere richiesti fino alla fine del 2022 ma sono possibili ulteriori proroghe.
«Tutti i paesi dell’area dell’euro saranno in grado di trarre il 2% del loro pil in prestiti a condizioni molto favorevoli e scadenze lunghe. Ciò coprirà i loro costi sanitari diretti e indiretti, che si sono gonfiati», ha detto il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno. I prestiti avranno una durata media massima di 10 anni. Il tasso d’interesse che una Nazione dovrà sopportare è dello 0,1%. Per l’Italia sono potenzialmente disponibili fino a 36 miliardi di euro. Ogni Stato membro è libero di decidere se e in quale misura attivare la richiesta di prestiti.