Nella fase 3 cambiano le regole per il trasporto aereo. Gli aerei potranno viaggiare a pieno carico, con tutti i posti assegnati, purché la compagnia aerea sia in grado di garantire un costante ricambio d’aria e purché i passeggeri cambino la mascherina ogni quattro ore. Il governo italiano ha rimosso l’obbligo di distanziamento sociale a bordo, stando a quanto si legge in uno degli allegati tecnici del Dpcm pubblicato in Gazzetta Ufficiale. La decisione, che segue le linee guida dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa), fa così riallineare il nostro Paese al resto del continente e fa tirare un sospiro di sollievo alle compagnie che potranno tornare a vendere tutti i posti.
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Nel «settore aereo», scrive il documento, è previsto l’«obbligo di distanziamento interpersonale di un metro a bordo degli aeromobili, all’interno dei terminal e di tutte le altre facility aeroportuali (bus per trasporto passeggeri)». Ma «è consentito derogare al distanziamento interpersonale di un metro, a bordo degli aeromobili, nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Epe, in quanto tali precauzioni consentono una elevatissima purificazione dell’aria».
Il Dpcm stabilisce, inoltre, la misurazione della temperatura prima di entrare in aereo e vietando la salita a bordo in caso di temperatura superiore a 37,5 gradi. La durata massima di utilizzo della mascherina chirurgica non dovrà essere superiore alle quattro ore, con l’obbligo di sostituirla per periodi superiori, e dovranno essere «disciplinate individualmente le salite e le discese dall’aeromobile e la collocazione al posto assegnato al fine di evitare contatti stretti tra i passeggeri nella fase di movimentazione».
I viaggiatori, al momento del check-in online o in aeroporto, e comunque prima dell’imbarco, devono produrre l’autocertificazione che attesti di non aver avuto contatti stretti con persone affette da coronavirus negli ultimi due giorni prima dell’insorgenza dei sintomi e fino a 14 giorni dopo la loro insorgenza; e viene giudicato essenziale, per la tracciabilità dei contatti, l’impegno a comunicare alla compagnia aerea ed all’Autorità sanitaria territoriale competente l’eventuale comparsa di sintomi da Covid-19 entro otto giorni dallo sbarco dall’aeromobile.