I pazienti con gruppo sanguigno A hanno maggiori possibilità di contrarre i sintomi più gravi del coronavirus a differenza dei pazienti con gruppo sanguigno 0 che, invece, sembrano essere più protetti dagli effetti del virus. A confermarlo è uno studio internazionale, pubblicato sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine, guidato in Italia dal Policlinico di Milano.
During the peak of hospitalizations of patients with severe Covid-19 in Italy and Spain in March, a group of researchers in these and other countries obtained and analyzed samples, resulting in the identification of two chromosomal loci associated with the disorder. #COVID19
— NEJM (@NEJM) June 17, 2020
Lo studio ha coinvolto centri di ricerca in Germania, Italia, Norvegia e Spagna e si è concentrato soprattutto sui dati provenienti dagli ospedali italiani e spagnoli, tra i più interessati dall’epidemia nei mesi scorsi. Analizzando le informazioni cliniche di circa 1.600 pazienti, i ricercatori hanno notato una minore incidenza di casi gravi di Covid-19 negli individui con gruppo sanguigno 0.
Nella ricerca si spiega che invece nei pazienti con gruppo sanguigno A sono stati riscontrati sintomi più gravi, con un maggior rischio di danni al loro apparato respiratorio, messo sotto forte stress dall’infezione virale e dalla risposta immunitaria che talvolta può finire fuori controllo, aggravando la situazione.
Il sospetto che i gruppi sanguigni influenzassero in qualche modo la gravità dei sintomi da Covid-19 era già emerso in un precedente studio cinese, che si era però fermato all’incidenza statistica senza effettuare ulteriori approfondimenti. Lo studio europeo, invece, ha anche analizzato il materiale genetico dei pazienti rilevando che il gruppo sanguigno può essere utilizzato per prevedere con un buon grado di approssimazione la gravità dei sintomi comportati dal Covid-19.
«Con la nostra ricerca abbiamo stabilito che il gruppo sanguigno – dichiara Luca Valenti, coordinatore italiano dello studio e medico del Centro Trasfusionale del Policlinico di Milano – è uno dei principali fattori ereditari che predispongono a sviluppare una malattia più grave per la Covid-19. In particolare, i risultati ci dicono che il gruppo sanguigno A ha un rischio aumentato di compromissione polmonare severa, mentre chi appartiene al gruppo 0 è più protetto. E dato che il gruppo sanguigno è ereditario, è possibile concludere che è ereditaria anche la predisposizione ai sintomi più gravi per questa malattia».