Prudenza e gradualità guideranno le scelte del governo anche nella nuova Fase 3. In vista del nuovo Dpcm che deve rinnovare le misure per contenere il contagio da coronavirus in scadenza il 14 luglio, il governo studia alcuni aggiustamenti per evitare assembramenti e regole più chiare da rispettare soprattutto in tema di viaggi almeno fino al 31 luglio. E anche se in Italia i numeri del contagio hanno registrato un calo nelle ultime ore, il ministro della Salute, Roberto Speranza, guarda ai dati fuori confine con preoccupazione crescente: «220 mila contagi Covid in un solo giorno a livello mondiale. Mai prima un numero così alto in sole 24 ore. Questo ci dice che non è vinta e che serve ancora attenzione da parte di tutti». Martedì sarà proprio il ministro della Salute Speranza ad illustrare in Parlamento i provvedimenti. Mentre una delibera del Consiglio dei ministri sarà firmata per far slittare alla fine dell’anno lo stato di emergenza.
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Tra i rinvii previsti, come riporta il Corriere delle sera, c’è quello sulle discoteche al chiuso. La riapertura delle discoteche era prevista per martedì prossimo, ma il governo è orientato a mantenere il divieto per i balli al chiuso almeno fino alla fine del mese. «Se le Regioni decideranno di farlo autonomamente, possono eliminare le restrizioni ma dovranno assumersene le responsabilità», ha ribadito Speranza. Una linea condivisa dal responsabile delle Regioni Francesco Boccia, convinto che spetti proprio ai governatori modulare restrizioni a e allentamenti seguendo l’andamento della curva epidemica.
Il divieto di assembramento rimane in vigore, adesso più che mai, visto che nuovi focolai continuano a nascere in tutto il Paese. E dunque anche le multe. Per questo proseguono i controlli nei luoghi della movida, in tutti i quartieri di città e luoghi di vacanza dove alto è il numero delle persone che si riuniscono per aperitivi e cene. Ma anche sulle spiagge dove, soprattutto negli ultimi giorni, sono stati segnalati stabilimenti che non rispettano il distanziamento tra ombrelloni, sdraio e lettini. Per questo non è escluso che venga emanata anche una nuova circolare del Viminale. Come per le discoteche, anche per le sagre e le manifestazioni pubbliche sono le regioni al momento a decidere per sé. Sul punto si dovranno esprimere nei prossimi giorni gli esperti del Comitato tecnico scientifico.
Rimane l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi quando non si può garantire il distanziamento sociale, ma non i guanti che «possono rappresentare un rischio aggiuntivo con un impiego errato». Nei locali pubblici bisognerà lasciare le proprie generalità che saranno conservate per due settimane. Ancora necessaria la sanificazione dei luoghi, gli erogatori del disinfettante per le mani, i termoscanner in uffici e centri commerciali.
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Sarà prorogato il divieto di ingresso a chi proviene da 13 Paesi anche utilizzando i voli con scali intermedi. L’elenco, diffuso dal ministero della Salute, comprende Armenia, Bahrein, Bangladesh, Kuwait, Oman, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord e Moldova, Brasile, Cile, Panama, Perù e Repubblica Dominicana. Gli italiani, che vivono o sono passati in uno di questi Stati, possono rientrare ma devono mettersi in quarantena. Rimane l’obbligo di rimanere in isolamento 14 giorni anche per chi arriva dagli Stati Uniti.