Mascherina sì o no? Dipende. Si rincorrono le ordinanze regionali, che si sovrappongono a quelle nazionali, generando incertezza e confusione fra i cittadini. Le nuove regole in vigore dal 15 luglio confermano l’uso obbligatorio delle mascherine solo al chiuso. Anche in Lombardia, regione più colpita dall’epidemia di coronavirus, non sarà più obbligatorio indossarla all’aperto. Rimane necessario farlo solo se non sarà possibile mantenere il canonico metro di distanza tra le altre persone.
La mascherina però non va in soffitta, tutt’altro. Insieme al lavaggio frequente delle mani e al distanziamento sociale è considerata l’arma vincente per evitare il contagio. Andrà indossata negli uffici pubblici, ma anche in negozi e supermercati. E in ristoranti e bar, quando non si è seduti un tavolo. Si dovrà portare la mascherina anche in palestra, al cinema, a teatro, quando si visita un museo, ma anche dal parrucchiere o nei centri estetici. E sui mezzi di trasporto. La regola vale per tutti: gestori, clienti, utenti, spettatori. Le mascherine possono essere monouso, lavabili o autoprodotte in materiali idonei a fornire una barriera e a garantire comfort e respirabilità.
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Gli spazi aperti senza dubbio sono più sicuri perché almeno il contagio per via aerea (quando le goccioline più piccole restano in sospensione in aria per periodi lunghi) è escluso a causa dell’elevata “diluizione” della carica virale: per un soggetto sano è quasi impossibile inalare una sufficiente dose infettante. Il rischio resta per le goccioline più grandi, i droplet (con diametro superiore ai 10 micron) emesse con tosse e starnuti. Ma andrebbe comunque indossata nei luoghi all’aperto particolarmente affollati, per questo restano ancora vietate sagre e fiere, e quando non possibile mantenere il distanziamento sociale. In spiaggia non è necessario ma quando ci si muove per andare al bar o in altri luoghi chiusi bisogna ricordarsi di averla co sé e soprattutto di indossarla. Stesso concetto quando si entra in un rifugio in montagna. Non sono soggetti all’obbligo di mascherina i bambini che hanno meno di sei anni, le persone con forme di disabilità incompatibili con l’uso continuativo della mascherina e chi interagisce con loro.