Gli automobilisti che percorreranno il nuovo ponte di Genova probabilmente saranno costretti a rispettare il limite di velocità di 70 km/h in direzione Savona, contro i 90 consentiti sul Morandi: questi perché il tracciato non sarebbe a norma. Gli addetti ai lavori erano già a conoscenza delle criticità,come riporta Il Sole 24 ore, ma la volontà di ricostruire in fretta e il tentativo di evitare ulteriori contenziosi avrebbe portato a non correggere l’errore. Per avere l’ufficialità dei nuovi limiti bisognerà attendere il collaudo di agibilità, in seguito al quale arriveranno le indicazioni di Anas.
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Il tracciato, essendo frutto di una ricostruzione totale, dovrebbe rispettare le attuali norme geometriche di costruzione delle strade, così come previsto dal Dm Infrastrutture del 2001, che fissano parametri precisi tra la lunghezza dei rettilinei e i raggi delle curve contigue. Insomma, per mantenere lo stesso limite di velocità del Morandi, il nuovo ponte e la «ricucitura» di Genova con la A 10 avrebbero dovuto avere una forma più «dolce» a «S», mentre invece ricalca quasi perfettamente il vecchio tracciato rettilineo raccordato da curve strette, che risaliva al 1967 e quindi non rientrava nel campo di applicazione del Dm del 2011.
Il problema, sfuggito al momento della progettazione di Renzo Piano, venne autodenunciato da Italferr a febbraio 2019 al Consiglio superiore dei Lavori pubblici. E anche Aspi, nel marzo 2019, segnalò in Conferenza dei servizi le non conformità progettuali del nuovo Ponte. Il Consiglio scelse di non prendere una posizione per non dare appigli a nuovi contenziosi da parte di Autostrade per l’Italia, si limitò a prescrivere che l’asfalto fosse ad alta aderenza. Il progetto prevedeva già un limite di 80 km/h e controllo velocità fisso. Difficile immaginare cautele diverse da un ulteriore abbassamento del limite, (per esempio a 70 km/h). Aspi non potrà che prendere le indicazioni Anas con la massima cautela, perché l’articolo 14 del Codice della strada attribuisce al gestore della strada la responsabilità di garantirne la sicurezza.
Dal consorzio che ha costruito il viadotto fanno sapere che il nuovo Ponte di Genova «è assolutamente a norma». «Cambia la velocità di progetto su una curva perché il ponte è stato realizzato con “spalle preesistenti”», cioè innesti del tracciato che viene ricongiunto dal ponte «che esistevano già». Il problema dei limiti di velocità, che sulla nuova struttura si abbasseranno a 80 km/h verso Genova e a 70 verso Savona contro i 90 consentiti sul Morandi, era già conosciuto dai tecnici di PerGenova, il consorzio che ha ricostruito il viadotto sul Polcevera. Ma era un problema «irrisolvibile — dicono — se volevamo rispettare i tempi di consegna»