Dopo la comitiva di circa cento giovani veneti e lombardi che ha visto almeno 21 di loro contagiati una volta rientrati dalla Croazia, dove avevano festeggiato la maturità, nuovi focolai sono stati provocati dal ritorno di gruppi di ragazzi dalle vacanze all’estero Grecia. E intanto, anche per effetto dei viaggi, delle vacanze estive e della movida, l’età media dei contagi cala drasticamente: secondo l’Oms, oltre il 60% dei casi di coronavirus nel mondo si registra oggi nelle persone di età compresa tra 25 e 64 anni.
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Quello che preoccupa è il mancato rispetto del distanziamento sociale nei posti affollati il cui risvolto segnala un evidente abbassamento dell’età di chi si ammala. Proprio ai ragazzi si era rivolto il ministro Speranza in un’intervista alla Stampa, lanciando loro un appello: «In questi giorni ne stiamo vedendo di tutti i colori: discoteche, apericene, locali notturni affollati, assembramenti di ogni tipo. Alle ragazze e ai ragazzi dico: state attenti, perché voi siete il veicolo principale del contagio in questo momento».
I dati che arrivano dall’Istituto Superiore di Sanità sono significativi: se l’11 aprile l’età media dei nuovi positivi era di 68 anni, al 7 agosto è sceso a 39. Un fenomeno ancora più evidente se si estende il monitoraggio alle classi di età. L’11 marzo i contagiati compresi tra 0 e 18 anni erano l’1,2% (un caso su 83) mentre, sempre nello stesso giorno, erano il 22% quelli tra i 19 e i 50 anni (uno ogni 4,5). Numeri in consistente salita se si guarda il valore medio del periodo compreso tra l’8 luglio e e l’8 agosto: i positivi tra 0 e 18 anni salgono al 12,8% (un caso su 8). E lo stesso per quelli tra i 19 e i 50: che sono il 54,9% (uno ogni 1,8). In altre parole: l’11 marzo ogni cento ammalati erano 23,2 quelli sotto i 50 anni, cifra che si è impennata a 67,7 nell’ultimo mese.
Non ci sono solo gli allarmi sui nuovi focolai dovuti ai giovani che rientrano dalle vacanze. Comportamenti per nulla rispettosi del distanziamento sociale vengono segnalati in tutta Italia. Uno storico locale notturno di Misano Adriatico, è stato chiuso dai carabinieri per non aver fatto rispettare le norme anti-coronavirus ai propri clienti: troppe persone rispetto alla capienza, tutti troppo vicini e senza mascherina. Oltre a dover pagare una multa, per cinque giorni il locale non aprirà al pubblico: musica spenta proprio nei giorni più vacanzieri dell’anno, la settimana di ferragosto. A Roma la movida sembra fuori controllo e sono almeno una decina i locali chiusi perché troppo affollati. In Sicilia il governatore Nello Musumeci firma una nuova ordinanza anti-Covid: controlli e ingressi limitati nei locali e negli esercizi pubblici, con sanzioni fino al massimo previsto per i trasgressori.