Il virus non si ferma, la paura della seconda ondata cresce, le Regioni vanno in ordine sparso e il governo corre ai ripari. Il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che introduce test rapidi per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Inoltre si aggiunge la Colombia alla lista dei Paesi per cui è previsto divieto di ingresso e transito.
Alcune regioni, in realtà, avevano anticipato le mosse del governo. In Emilia Romagna, ad esempio, è obbligatorio il tampone per chi rientra da Malta, Grecia, Croazia e Spagna. Mentre in Sicilia l’ordinanza del governatore Nello Musumeci prevede l’isolamento fiduciario di 14 giorni e il tampone. In Campania, invece, è «fatto obbligo di segnalarsi alla competente Asl per essere sottoposti a test sierologici e/o tamponi».
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L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza prevede per «le persone che intendono fare ingresso nel territorio nazionale e che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Repubblica di Malta o Spagna» e arrivano negli aeroporti e nei porti «la presentazione dell’attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo; l’obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento». Inoltre, è stata aggiornata anche la black list dei paesi da cui l’Italia non consente alcun tipo di ingresso, aggiungendovi la Colombia.
Niente quarantena dunque per chi rientra dai Paesi dell’area Schengen con alta incidenza di contagi, come Spagna e Grecia, tranne ovviamente, per chi dovesse risultare positivo al tampone il cui esito dovrebbe arrivare nel giro di 15-20 minuti. Al ministero della Salute si attendono gli ultimi documenti per la validazione dei test che erano sottoposti al Comitato tecnico scientifico che ha dato parere favorevole all’affidabilità. La scelta del tampone rapido consente al governo di bypassare una delle maggiori criticità in questi giorni, cioè quella di sottoporre a quarantena le decine di migliaia di italiani che si trovano già all’estero per le vacanze e che sono partiti senza alcuna limitazione.