Mancano pochissime ore alla chiusura delle liste per le regionali e il livello della tensione in casa dei giallorossi sale. Perché da un lato c’è il pressing di Giuseppe Conte e del Pd per un’intesa in Puglia e nelle Marche, le ultime regioni in cui è rimasto in piedi un dialogo, dall’altro c’è la resistenza dei candidati locali grillini e di una parte del Movimento. Il capo politico reggente Vito Crimi spegne le aspettative del presidente del Consiglio e ridimensiona la portata di quel voto: «Non si tratta di sprecare un’occasione, perché non c’è, altrimenti l’avremmo colta al volo. Noi abbiamo il massimo rispetto del territorio. Dove abbiamo fatto opposizione fino a ieri, è difficile immaginare un percorso insieme».
Una doccia fredda per chi sperava in «una sinergia anche a livello territoriale» tra le forze che sostengono il governo dopo il voto del 14 maggio su Rousseau con cui gli iscritti al Movimento hanno dato il via libera proprio alle intese locali con i partiti. Tanto che la richiesta del premier Giuseppe Conte per un’intesa tra Pd e M5s si è fatta esplicita. In un’intervista al Fatto quotidiano, il presidente del Consiglio dice: «In Puglia e nelle Marche presentarsi divisi espone al rischio di sprecare una grande occasione». Troppo importante, per la tenuta del governo, l’esito delle prossime amministrative.
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Il ministro degli Esteri ed ex capo politico del M5s Luigi Di Maio rilancia l’appello del presidente del Consiglio Giuseppe Conte di una alleanza tra i due principali partiti di governo alle elezioni del 20 e 21 settembre. «L’ascolto dei territori, come ho ribadito in più occasioni, resta la priorità. Il presidente Conte a mio avviso ieri ha espresso un concetto più che legittimo, sottolineando l’importanza di ascoltare i territori, ma tutti siamo consapevoli che per governare bene l’Italia ci sia bisogno di amministratori responsabili e le elezioni comunali e regionali sono uno snodo cruciale. È un bene confrontarsi, è un bene provarci laddove le condizioni lo consentono. Lavoriamo per dare risposte agli italiani e non facciamoci tirare dentro in diatribe che non ci appartengono».
L’invito di Conte è naturalmente accolto a braccia aperte dal Pd. «In tutta Italia il Pd sostiene candidati che sono l’unico argine alla vittoria delle destre e garanzia di buon governo. Abbiamo visto un dibattito all’interno del M5s che rispettiamo, ma noi andremo avanti a combattere con tutti coloro che vogliono governare bene le Regioni e non regalarle alla destra di Salvini», ha detto il segretario dem Nicola Zingaretti. «Ci metteremo la faccia e sarà utile all’Italia – aggiunge – L’appello che faccio a tutti è: sostenete queste candidature. Io sono contento della coerenza del Pd, che sostiene un governo e che nei territori sostiene le uniche candidature in grado di fermare le destre».