Scuolabus, pullman e metro potranno viaggiare quasi pieni per permettere agli studenti di raggiungere la scuola: la capienza è aumentata fino all’80%, «prevedendo una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti» purché vengano messe in atto le misure di sicurezza, a partire dall’obbligo di indossare la mascherina sui mezzi. Lo hanno deciso Regioni e governo dopo settimane di tensioni.
La Conferenza Unificata ha dato il via libera alle nuove linee guida sul trasporto pubblico locale: il testo con le misure per il contenimento della diffusione del coronavirus per favorire la ripresa ordinata dell’attività scolastica, economica e culturale del Paese. A bordo dei mezzi pubblici «è consentito un coefficiente di riempimento non superiore all’80%, prevedendo una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti», annuncia una nota del Mit.
Un limite che potrà essere superato, arrivando quasi al 100%, installando “separazioni removibili” tra i sedili. Per gli scuolabus invece resta la possibilità di viaggiare con i posti pieni per un massimo di 15 minuti. I mezzi, sui quali bisognerà continuare ad indossare la mascherina, dovranno essere forniti di dispenser per l’igienizzazione e dovranno essere sanificati garantendo un ottimo ricambio d’aria. Il governo, inoltre, stanzierà nella legge di Bilancio 200 milioni per le Regioni e 150 per Comuni e Province per i servizi aggiuntivi di trasporto, un aumento delle linee che potrà avvenire anche utilizzando i mezzi di privati.
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Resta l’obbligo di indossare la mascherina e mantenere il distanziamento di un metro: la regola della distanza non vale «quando si tratti di persone che vivono nella stessa unità abitativa, nonché tra i congiunti e le persone che intrattengono rapporti interpersonali stabili». In presenza di contestazioni, gli eventuali conviventi potranno dare garanzie attraverso un’autodichiarazione. Vanno previsti dalle aziende di gestione del servizio forme di comunicazione, su ogni mezzo di trasporto, sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuali.
Le linee guida prevedono inoltre la misurazione della febbre a casa degli studenti prima della salita sul mezzo di trasporto scolastico e «l’assoluto divieto di far salire sul mezzo dedicato gli alunni in caso di alterazione febbrile o nel caso in cui siano stati in diretto contatto con persone affette da Covid-19 nei quattordici giorni precedenti». Regole precise anche per la salita e la discesa. «La salita degli alunni – si legge nel documento finale – avverrà garantendo un distanziamento di almeno un metro e avendo cura che gli alunni salgano sul mezzo in maniera ordinata, facendo salire il secondo passeggero dopo che il primo si sia seduto. Per la discesa si procederà uno per uno evitando contatti ravvicinati».
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Il nodo della capienza dei mezzi di trasporto è legato innanzitutto alla ripresa dell’anno scolastico, accompagnata dal probabile rientro in ufficio di molti lavoratori dopo le ferie estive e lo smartworking. Per questo le Regioni avevano chiesto una deroga alla regola dei posti alternati e delle capienza al 50%. La vera prova del nove del post-lockdown è in programma il 14 settembre, quando suonerà la prima campanella ufficiale nelle scuole di quasi tutta Italia. Servono, dunque, «3egole di sicurezza uguali per tutti sui mezzi del trasporto pubblico e fondi agli enti locali che avranno necessità di incrementare i servizi», ha scritto la ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli su Facebook.