Il coronavirus crea danni a lungo termine? Quali sono le conseguenze dell’infezione dopo la guarigione? Una ricerca, pubblicata nei giorni scorsi sull’International Journal of Infectious Disease, conferma per la prima volta in Europa i danni provocati ai polmoni dal Covid-19.
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L’équipe di pneumologia della casa di cura Figlie di San Camillo di Cremona, guidata dal dottor Maurizio Marvisi, ha evidenziato il rischio dell’evoluzione fibrotica della polmonite Covid-19 correlata. Lo studio è stato condotto su 90 pazienti dimessi dalla casa di cura e sottoposti a Tac toracica prima in fase acuta e poi dopo 8 settimane. È emerso che circa il 25% dei pazienti ha sviluppato una fibrosi polmonare.
I più a rischio sembrano essere i fumatori, le persone più anziane e i soggetti con malattie croniche, diabetici e ipertesi. Il risultato di questo studio è particolarmente importante, perché lo sviluppo di fibrosi polmonare provoca affanno ad ogni minimo sforzo e, nei casi più gravi, anche a riposo.