A dieci giorni dalla riapertura delle scuole i casi di positività nelle classi cominciano a moltiplicarsi un po’ in tutta Italia. E così sono già oltre 400 le scuole dove finora si è registrato almeno un caso di positività al coronavirus, con ben 75 istituti che finora sono stati costretti a chiudere almeno per qualche giorno per la sanificazione dei locali. Le Regioni con più istituti coinvolti, secondo quanto riporta Il Sole 24 ore, sono Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Lazio.
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Nonostante ingressi scaglionati, percorsi differenziati, distanziamento e mascherine, sono già 417 le scuole che avrebbero avuto almeno un caso di Covid con classi in quarantena, 45 i focolai registrati e 75 gli istituti chiusi anche solo per qualche giorno. I dati derivano da un database messo a punto da un giovane ricercatore e uno studente universitario – Vittorio Nicoletta e Lorenzo Ruffino – che hanno raccolto dalla riapertura della scuola tutte le notizie e le ordinanze dei sindaci.
Da questo database emerge che i casi positivi nel 76% dei casi sono studenti, nel 13% docenti, il resto è l’altro personale. In cima per scuole colpite ci sono la Lombardia (84), l’Emilia Romagna (60), la Toscana (50) e il Lazio (38). E poi il Piemonte (29) e il Veneto (24). A Roma le scuole coinvolte sono già 19 a Bologna 14 mentre a Milano sono 13 e a Palermo 10.
Intanto, in alcune scuole si cominciano a provare i test rapidi antigenici ad alunni e docenti, come successo ad Anguillara, comune alle porte di Roma. I test rapidi danno la risposta in 15 minuti e sono utilizzati con funzioni di screening. Un esperimento che sarà replicato anche in altri istituti del Lazio. Intanto avanza il piano del Governo per potenziare la potenza di fuoco dei tradizionali tamponi nasofaringei, gli unici che possono determinare con sicurezza la diagnosi di positività al Covid. Da alcuni giorni si è superata la soglia dei 100mila tamponi, ora l’obiettivo è di arrivare ad almeno 200mila entro l’autunno.