Dopo la Lombardia, la Campania. Da questo fine settimana sarà lockdown notturno, a partire dalle 23 per tentare di contenere la curva dei contagi tornati a crescere fuori controllo. La ricetta per combattere il coronavirus, fra test rapidi, smart working e strette sui comportamenti a rischio, punta soprattutto a limitare i contatti sociali e a contrastare la movida. «Si interrompono le attività e la mobilità alle 23 per contenere l’onda di contagio. Alle 23 da venerdì si chiude tutto anche in Campania come si è chiesto anche in Lombardia», ha annunciato il governato della Campania Vincenzo De Luca.
Mentre le regioni procedono verso lockdown localizzati, il presidente del Consiglio conferma la linea del governo dei giorni scorsi: «Le regioni e i sindaci – ha ribadito – possono emanare decisioni più restrittive sul covid. L’importante è che la collaborazione tra le Regioni, gli enti locali e il Governo, in particolare con il ministro della Salute Roberto Speranza, sia costante». La situazione, ha precisato, è «sensibilmente» cambiata per quanto riguarda la risposta al Covid rispetto alla scorsa primavera, quando si decise il lockdown generalizzato.
La prima a muoversi è stata la Lombadia, la regione più colpita durante la prima ondata della pandemia di Covid, che ha chiesto ufficialmente al governo il coprifuoco: da giovedì e fino al 13 novembre, salvo imprevisti, dalle 23 alle 5 di mattina. La richiesta approvata all’unanimità dai sindaci dei capoluoghi di provincia e dal governatore Attilio Fontana ha trovato d’accordo il ministro della Salute Roberto Speranza.
Ora anche la Campania segue l’esempio della Lombardia avanzando la stessa richiesta di coprifuoco, a partire da venerdì alle 23. «Volevamo partire – ha detto il governatore – dall’ultimo week end di ottobre ma partiamo da questo venerdì interrompendo tutte le attività e la mobilità». Il Piemonte ha deciso misure più soft, con la chiusura dei centri commerciali nel weekend. Il governatore Alberto Cirio ha annunciato che firmerà «una ordinanza che chiude i centri commerciali non alimentari su tutto il territorio regionale». e non è escluso che anche altre regioni possano a breve seguire questi esempi per contenere i contagi.