La conferma che si aspettava è arrivata. La commissione europea ha dato il via libera alla sottoscrizione del contratto per il vaccino anti-Covid con Pfizer/Biontech fino a 300 milioni di dosi. Nello scenario migliore, le prime dosi di vaccino potrebbero arrivare «già a fine 2020, inizio 2021», secondo la commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides.
L’Italia avrà un minimo di 27,2 milioni di dosi del vaccino Pfizer/BioNTech riservati alla Ue: in pratica potranno essere vaccinati poco meno di 14 milioni di italiani (serve una doppia inoculazione), un numero appena sufficiente per coprire la popolazione più esposta (anziani, fragili, operatori sanitari, ecc.). Al nostro Paese in base alla popolazione spettano infatti il 13,5% delle dosi prenotate dall’Unione europea. Per la distribuzione in Europa servirà prima il via libera dell’Ema, l’Agenzia Ue dei farmaci, che aspetta ancora il dossier con i dati clinici sulla sicurezza e sull’efficacia. Un iter, questo, che anche se compresso al massim non può durare meno di un mese prima del via libera ufficiale.
Il nuovo contratto con Pfizer/BioNTech segue quelli già siglati con AstraZeneca, Sanofi-Gsk e Johnson & Johnson e altri tre potrebbero seguire nelle prossime settimane (ci sono stati già dei colloqui con Moderna, Curevac e Msd). E già alcuni Paesi, tra tutti lnghilterra e Germania, hanno messo a punto un piano di vaccinazione di massa dei propri cittadini. Il piano tedesco per esempio prevede che le dosi siano conservate in un deposito centrale e poi spedite a più di 60 centri regionali, con la possibilità di utilizzare i padiglioni delle fiere per la vaccinazione degli oltre 80 milioni di tedeschi mentre sono in fase di sviluppo due app per la gestione della campagna di vaccinazione.
In Italia il commissario straordinario all’emergenza Covid Domenico Arcuri sarà anche il responsabile del piano per la distribuzione dei vaccini. È quanto riferiscono fonti di governo. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, riferisce l’Ansa, ha quindi deciso di accelerare per arrivare all’elaborazione di un piano nazionale per la vaccinazione della popolazione. Questa mattina ha incontrato Arcuri e, d’accordo anche con il ministro della Salute Roberto Speranza, ha discusso con lui della decisione di affidargli l’incarico in vista dell’arrivo delle prime dosi. Il commissario, che si è occupato sin dall’inizio dell’emergenza del reperimento dei tamponi, dei ventilatori polmonari e di tutto il materiale medico richiesto dalle regioni per fa fronte al coronavirus, avrà ora un nuovo compito: dalla gestione delle scorte del vaccino alla conservazione e spedizione, perché «sia efficiente – spiegano dal governo – e avvenga in piena sicurezza». Specie se tra i vaccini che verranno approvati dalle autorità ci sarà quello di Pfizer/Biontech: l’azienda ha spiegato che dovrà essere conservato a temperature tra i 70° e gli 80° sotto zero.