Con un’epidemia da coronavirus che dà i primi segnali di rallentamento, ma con un sistema sanitario in forte stress, l’obiettivo è quello di evitare nuove occasioni di contagio. Memori delle scene, a cui si è assistito appena pochi giorni fa, di folle nelle vie dello shopping e della movida, pur limitate dal coprifuoco, scatta nel weekend lo stop alle passeggiate in luoghi a rischio affollamento, principalmente le strade e le piazze dei centri storici, le vie dello shopping, ma anche i lungomare e i parchi.
Ad andare in questa direzione sono le ordinanze che di recente Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia hanno emesso per scongiurare un declassamento dalla zona gialla alla arancione. Ma anche quelle di sindaci e prefetti. Previsti più controlli delle forze dell’ordine, specialmente nei litorali e nelle località di campagna e montagna, così da evitare stazionamenti nei luoghi al chiuso o all’aperto. Nelle regioni in cui non è previsto il divieto di uscita dal comune di residenza, i sindaci stanno valutando se limitare la circolazione.
I principi anti-assembramento che animano i tre provvedimenti di Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia sono pressoché gli stessi. La limitazione principale è il divieto di passeggiare per le strade e le piazze dei centri storici delle città e nelle aree in cui è maggiore il rischio di affollamento di persone. Insomma, le regioni dicono stop agli assembramenti pericolosi. E che non si usi l’attività sportiva come “scusa” per aggirare l’ultimo Dpcm: corsa, bicicletta o ginnastica saranno certamente consentite ma dovranno essere effettuate preferibilmente nelle aree verdi e periferiche. Non in centro. Il sabato verranno chiusi tutti i centri commerciali tranne i negozi di alimentari, le farmacie, le parafarmacie, le tabaccherie e le edicole che si trovino all’interno di queste strutture. La domenica e i festivi sarà vietata ogni tipo di vendita, anche quella dei piccoli negozi e dei negozi di vicinato. Nei centri commerciali e nei supermercati, poi, andrà favorito l’accesso degli over 65 nelle prime due ore di apertura. Saranno vietati anche tutti i mercati all’aperto ad eccezione dei comuni in cui i sindaci si faranno carico di verificare il rispetto di tutte le norme di sicurezza. Sospese, nelle scuole primarie e secondarie del secondo ciclo, le lezioni di educazione fisica, canto e strumenti a fiato. I bar e i ristoranti potranno restare aperti fino alle 18 ma a partire dalle 15 sarà possibile consumare solo da seduti.
Nel Lazio Nicola Zingaretti sembra non temere un passaggio a un’area superiore di rischio, eppure è pronto a nuove ordinanze. La Regione pensa di chiudere nei giorni prefestivi e festivi di grandi strutture di 2500 mq, ovvero i maxi store, fatto salvo le rivendite di generi alimentari, le edicole, i tabaccai, le farmacie. Inoltre nell’ordinanza attualmente allo studio si prevede anche la chiusura dei mercati non alimentari nei festivi e viene ribadito il rigoroso rispetto delle misure anti-Covid nelle strutture che resteranno aperte.
Dopo gli assembramenti del weekend scorso intervengono anche i sindaci, che nell’ambito dei comitati provinciali fanno scattare misure ancor più restrittive. Nella Capitale previsti anche controlli sugli arenili da parte della capitaneria di porto. Sorvegliate speciali anche le aree verdi in particolare quelle di maggiori dimensioni come Villa Ada, villa Borghese e Villa Pamphili dove ci saranno intensi controlli per verificare il rispetto delle misure del Dpcm con presenza di pattuglie a cavallo, in moto e in bici. Intensi controlli ci saranno anche a Civitavecchia e Fiumicino in accordo tra le forze di polizia e i sindaci. Tra le misure anti-assembramento decise, anche la chiusura delle fermate metro di piazza di Spagna e Flaminio nelle giornate di sabato e domenica, dalle 10/11 fino alle 19/20, e accessi contingentati sulle principali vie dello shopping con punti di accessi che, raggiunto un “livello di saturazione”, distribuiranno le persone sulle strade limitrofe.
Scatta la stretta sulle passeggiate sul lungomare anche nel comune di Genova. Il sindaco Marco Bucci durante il punto stampa Covid in Regione ha spiegato: «Stiamo lavorando a un’ordinanza con cui già da questo sabato e domenica vieteremo il passeggio in alcune parti della città, pensiamo le classiche passeggiate e le spiagge. Questo – ha aggiunto – per vedere al più presto la curva dei contagi scendere ancora di più e sparire». Il sindaco ha spiegato che il «transito per raggiungere le attività commerciali sarà consentito». Inoltre i parchi resteranno aperti ma controllati: «Metteremo personale della protezione civile a controllo dei parchi per verificare che si faccia il corretto uso delle mascherine e che non ci siano assembramenti».
A Firenze si pensa di chiudere il centro, a Palermo divieto di stazionamento, a Verona nel fine settimana scatteranno il senso unico per i pedoni e a Bari saranno banditi giardini e parchi. A Bologna, infine, vietati eventi e manifestazioni di protesta oltre alle esibizioni di artisti di strada nel centro storico. Pronta la stretta anche in Campania con zone rosse nelle città, limitazioni alle attività commerciali e massima attenzione sul lungomare di Napoli e su alcune strade del centro storico.