Posti letto esauriti, lunghe attese per un ricovero, strutture ospedaliere al collasso. Il livello di saturazione dei posti letto è stato ormai raggiunto in 19 regioni e per il sindacato dei medici ospedalieri «la situazione è insostenibile». In particolare, nei reparti di Pneumologia, Medicina interna e Malattie infettive si registra una condizione di grave emergenza in gran parte del Paese.
Tra le regioni a preoccupare di più, la Valle d’Aosta, satura al 229%, il Piemonte saturo al 191%, la Lombardia al 129%, la Liguria al 118%, il Lazio al 91%, la Campania all’87%. Solo due le regioni sotto la soglia critica di occupazione del 40%: il Friuli Venezia Giulia e il Molise, con una saturazione di posti letto al 34%. A dare le percentuali e ribadire quanto allarmante sia la situazione attuale negli ospedali è l’Anaao-Assomed, il più importante sindacato dei medici ospedalieri.
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Lo stesso allarme arriva dai medici internisti che parlano di strutture «al collasso». Non solo per via della saturazione dei reparti vista la grande affluenza dei pazienti Covid, ma anche a causa della carenza di personale sanitario. «In Medicina interna ai pazienti vengono garantite tutte le cure, anche quelle sub-intensive compresa l’ossigenoterapia e le varie forme di ventilazione non invasiva, cercando di evitare di arrivare alla intubazione o alla morte», commenta il presidente della Federazione dei medici internisti (Fadoi). «Inoltre gli internisti continuano ad assistere i pazienti che sono affetti da altre patologie importanti, come insufficienza renale, bronchite cronica, scompenso cardiaco, sepsi, polmonite, ma per questi malati le possibilità di accesso agli ospedali si stanno riducendo. Ed è chiaro – conclude -che una probabile conseguenza sarà la crescente difficoltà a ricoverare e garantire gli standard qualitativi di cura per i malati cronici riacutizzati non Covid».
Questa la percentuale di saturazione dei posti letti Covid nei reparti ospedalieri internistici, regione per regione, ottenuta dall’Anaao-Assoed mettendo a confronto il numero dei posti letto del 2018, gli ultimi disponibili, e quelli attivi nel 2020: Valle d’Aosta 229%, Piemonte 191%, Provincia autonoma Bolzano 129%, Lombardia 129%, Liguria 118%, Lazio 91%, Campania 87%,Provincia autonoma Trento 82%, Abruzzo 77%, Sicilia 73%, Puglia 71%, Emilia Romagna 66%, Toscana 66%, Veneto 64%, Umbria 60%,Calabria 54%, Basilicata 52%, Marche 49%, Sardegna 44%, Molise 34%, Friuli Venezia Giulia 34%.