Mentre cresce l’attesa per il nuovo Dpcm di Natale e un’ulteriore stretta anti-Covid, è già partito il “grande esodo” degli italiani. In Lombardia i treni sono sold out, in particolare verso Sud, ben prima della deadline del 21 dicembre. Si calcola che nel fine settimana 200.000 persone circa lasceranno il capoluogo lombardo: circa 80 mila prenderanno l’aereo, 50 mila il treno e il resto del traffico si snoderà in autostrada sulle auto private.
Come era facile prevedere, è iniziato l’esodo per le festività natalizie.
In attesa della riunione di oggi con il…Pubblicato da Attilio Fontana su Venerdì 18 dicembre 2020
«Come era facile prevedere, è iniziato l’esodo per le festività natalizie. Continuo a chiedermi perché il 21-22 e 23 dicembre non sia stato consentito muoversi, evitando così questi affollamenti dell’ultim’ora», ha scritto su Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Già qualche settimana fa, il governatore lombardo aveva espresso la sua preoccupazione riguardo una possibile nuova “fuga” dal Nord, poco prima delle festività: «Rischiamo di rivivere quello che successe nella notte fra il 7 e l’8 marzo».
Il weekend del 19-20 dicembre è l’ultimo in cui si può partire prima delle festività natalizie: e già questa mattina all’aeroporto di Malpensa si respirava aria di esodo, con centinaia di persone in partenza. Sea ha comunicato i numeri delle partenze previste nel weekend: 56 mila da Malpensa e 24 mila da Linate, un flusso molto più intenso rispetto agli ultimi giorni (nell’intera settimana dall’11 al 16 dicembre sono stati 55 mila) anche se senza nessun paragone con l’anno scorso: -88% rispetto allo stesso periodo del 2019.
I treni sono sold out, in particolare verso Sud. I convogli viaggiano al 50% di capienza e il numero dei convogli è il 30% di quelli che viaggiavano prima dell’epidemia; percorsi separati e controlli ai tornelli all’ingresso. Praticamente esauriti i biglietti per i Frecciarossa da Milano a Napoli, e sul sito di Trenitalia restano pochissimi posti anche per sabato e domenica.
Molti viaggeranno in auto. Per questo motivo il governo ha schierato 70 mila uomini che saranno chiamati a controllare in stazioni e autostrade gli spostamenti dei cittadini, affinché vengano rispettate le norme anti-Covid. Buona parte degli italiani viaggerà in auto anche perché gli altri mezzi, dagli aerei ai treni, rischiano di essere inaccessibili ai più. Da una parte ci sono i treni pieni, non tanto per il numero di richieste quanto per la capacità di viaggio ridotta al 50%, dall’altra il costo elevato dei voli. Con il rientro a casa – visto che lo spostamento verso la propria residenza, abitazione o domicilio è sempre ammesso – il rischio è che tornino a riempirsi i centri storici delle città, già presi d’assalto negli scorsi giorni. Per questo motivo, oltre ai controlli in autostrada e negli autogrill, è stata annunciata tolleranza zero nei luoghi della movida, nei ristoranti e nei bar, con chiusura tassativa alle 18 e rispetto delle norme anti-Covid.