Tutta l’Italia cambia colore: si passa in zona arancione nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021, secondo quanto stabilito dal decreto di Natale del 3 dicembre. I divieti in vigore verranno leggermente allentati: verrà infatti concesso muoversi autonomamente all’interno del proprio Comune, tra le 5 e le 22, senza il bisogno di portare con sé l’autocertificazione. Ricordando che, per comprovate esigenze (salute, lavoro, ricongiungimenti di coppie, ricongiungimenti di genitori separati con i figli), ci si può sempre muovere lungo la penisola, e che tornare a casa (domicilio, residenza) è sempre consentito, ecco le regole per spostarsi valide per tutte le regioni.
LEGGI ANCHE: Conte sul Dpcm di Natale: «Decisione di chiudere sofferta, subito misure di ristoro»
Ci si può spostare tra comuni solo per due ragioni ulteriori rispetto alle comprovate esigenze e il rientro a casa: andare a visitare un parente o un amico, recandosi presso un’abitazione privata, all’interno della Regione, una sola volta al giorno, con l’autocertificazione, e al massimo in due (i minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti conviventi non rientrano nel computo); e ci si può spostare anche fuori dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, percorrendo una distanza non superiore a 30 chilometri e senza recarsi nel capoluogo di provincia.
Il rientro a casa è sempre consentito. Anche se in tutto il periodo delle festività, dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021, è vietato ogni spostamento in entrata e uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, il rientro alla propria abitazione, residenza o domicilio è sempre consentito. È vietato invece andare nelle seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma. Si può andare in chiesa, dalle 5 alle 22, e assistere alle funzioni religiose, come pure sono consentite le passeggiate e le attività motorie.
Bar, ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie sono aperti ma non è possibile consumare sul posto. Fino alle 22 è possibile ordinare caffè, dolci, stuzzichini o piatti da asporto. E si può ordinare cibo e bibite a domicilio senza limiti di orario. I negozi resteranno aperti con orario prolungato fino alle 21. Nei giorni festivi e prefestivi resteranno invece chiusi i centri commerciali. e attività commerciali al dettaglio si svolgeranno comunque a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni.