«Le prossime settimane saranno le peggiori di tutte. Ma vi prego, restiamo uniti». Sembra un flashback di marzo. Invece è il discorso pronunciato ieri sera dal premier britannico Boris Johnson in diretta tv. È già tornato il lockdown totale nel Regno Unito contro il coronavirus che durerà almeno fino a metà febbraio. Le restrizioni saranno le stesse dello scorso marzo: i cittadini potranno lasciare le loro case solo per motivi di necessità, tra cui assistenza medica, fare la spesa, e per fuggire da abusi domestici.
Una stretta necessaria per far fronte alla nuova impennata esponenziale di casi di Covid registrata in tutto il Regno Unito e alimentata dalle nuove varianti di coronavirus. Johnson ha definito «allarmante» la cosiddetta variante inglese, più contagiosa «dal 50% al 70%» del precedente ceppo e ha parlato di un aumento dei ricoveri in ospedale del 40% maggiore rispetto alla prima ondata di aprile. Le scuole, sia elementari sia secondarie, sono chiuse già da oggi: «Le lezioni si svolgeranno da remoto e proveremo a salvare gli esami di fine anno – spiega il primo ministro britannico – perché le classi possono essere catalizzatori di trasmissione e ulteriore diffusione del coronavirus». Vietato ogni incontro in casa e fuori con persone al di fuori del proprio nucleo familiare, se non con una persona per fare esercizio fisico solo una volta al giorno. Vietato ogni spostamento, dentro e fuori il Paese, se non essenziale. E si parla, ma ancora non è confermato, di un possibile blocco del traffico aereo. Chiusi tutti i negozi non essenziali, a parte supermercati e pochi altri.
«Lo so quanto è difficile, lo so quanto siete frustrati tutti. Ma ora, più che mai, dobbiamo essere uniti – esorta Johnson –. La sanità pubblica non è mai stata così sotto pressione e rischiamo di avere enormi problemi di qui a 21 giorni se non agiamo adesso. I morti sono cresciuti del 20% nelle ultime settimane e purtroppo ce ne saranno molti altri. Mi spiace molto, ma non abbiamo altra scelta. Serve un nuovo lockdown nazionale per fermare il contagio. Le regole sono in vigore con effetto immediato».
Nelle ultime ore il dato dei nuovi positivi nel Paese ha raggiunto un nuovo record negativo: i numeri ufficiali della sanità pubblica parlano di 58.784 nuovi casi certificati su 430 mila tamponi analizati. Migliora lievemente il dato relativo alle vittime: nelle ultime 24 ore sono morte 407 persone.
Intanto, la campagna di vaccinazione sta correndo veloce nel Regno Unito che ha sfondato il tetto di un milione di vaccinati nella speranza che gli effetti sul piano reale comincino a vedersi quanto prima su vasta scala. «C’è una differenza rispetto allo scorso marzo – sottolinea il primo ministro con un pizzico di ottimismo – perché stavolta abbiamo i vaccini anti-Covid, abbiamo vaccinato più persone di tutto il resto d’Europa messo insieme, e entro febbraio saremo capaci di vaccinare tutte le persone over 70, coloro con altre patologie, e i lavoratori in prima linea nella battaglia contro il Covid».