«Un milione di italiani ha ricevuto il vaccino anti-Covid», lo annuncia su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Un sentito ringraziamento ai cittadini e al nostro Ssn per la risposta straordinaria. L’Italia è prima in Ue per numero di persone vaccinate. Un dato incoraggiante. Andiamo avanti così mantenendo sempre alta la guardia».
Un milione di italiani ha ricevuto il vaccino anti #covid19. Un sentito ringraziamento ai cittadini e al nostro SSN per…
Pubblicato da Giuseppe Conte su Venerdì 15 gennaio 2021
La Campania è prima per percentuale di dosi utilizzate rispetto a quelle consegnate: l’88% (anche se va ricordato che il sito del governo calcola le quantità consegnate considerando cinque dosi per fiala e non le sei autorizzate dall’Aifa). Segue il Veneto, al 77%. Emilia Romagna e Umbria sono oltre il 73%, Piemonte e Toscana poco sotto. La Lombardia è al 63%. In coda la Calabria, con il 43% di fiale usate sul totale. Le donne vaccinate sono 627.474, gli uomini 374.570. Gli operatori sanitari e sociosanitari sono la categoria che finora ha ricevuto più dosi: 754.901. Poco più di 87mila gli ospiti di strutture residenziali.
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Il vaccino in Italia, così come nel resto d’Europa, non è obbligatorio ed è gratuito. Tra i vaccini in distribuzione nel nostro Paese ci sono quelli di Pfizer-BioNtech e Moderna, entrambi già approvati da Ema e Aifa. In totale, sono oltre 60 i milioni di dosi a disposizione dei cittadini italiani. Ecco le principali differenze tra i due sieri: Il vaccino Moderna è indicato a partire dai 18 anni di età, anziché dai 16 anni come per il vaccino Pfizer; la schedula vaccinale prevede due somministrazioni a distanza di 28 giorni, invece che di almeno 21 giorni; l’immunità si considera pienamente acquisita a partire da 2 settimane dopo la seconda somministrazione, anziché una. Ma sono pressoché sovrapponibili per quanto riguarda l’efficacia e la sicurezza. A breve dovrebbe arrivare anche il vaccino di AstraZeneca e dell’Università di Oxford, realizzato insieme all’italiana Irbm di Pomezia, su cui l’Agenzia europea del Farmaco dovrebbe esprimersi entro il 29 gennaio.
Una volta terminata la fase 1 della campagna vaccinale, con priorità a operatori sanitari e personale e ospiti delle Rsa, comincerà la fase 2, la cosiddetta vaccinazione di massa, quando saranno vaccinati i cittadini over 60 anni, le persone con comorbidità severa, gruppi sociodemografici a rischio e il personale scolastico ad alta priorità. Per accedervi, bisognerà prenotarsi con app, sms, attraverso il numero verde. Seguiranno, nella fase 3, i lavoratori di servizi essenziali, detenuti e persone con comorbidità moderata. Infine, nella quarta e ultima fase, toccherà al resto della popolazione che vorrà vaccinarsi contro il coronavirus.