L’ambasciatore Piero Benassi, attuale consigliere diplomatico del premier Giuseppe Conte, è stato nominato sottosegretario con delega ai servizi segreti. Lo si apprende da fonti di governo. La cessione della delega, sul tavolo del Consiglio dei ministri, è la prima pedina mossa da Conte, che prova ad andare spedito sui dossier più importanti (dal Recovery plan al nuovo decreto Ristori) per cercare di ricomporre la crisi politica e garantire la sopravvivenza al suo governo. Benassi, 62 anni, consigliere diplomatico di Palazzo Chigi, risponde alle caratteristiche espresse dallo stesso Conte in Parlamento quando aveva annunciato che avrebbe dato la delega a una persona «di fiducia». Gli altri nomi circolati nelle ultime ore erano quelli del segretario generale di Palazzo Chigi Roberto Chieppa, di Giampiero Massolo e dell’attuale ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.
Dal 2018 è consigliere diplomatico a Palazzo Chigi (già dal Conte I). Prima di questo ruolo politico, Benassi ha avuto una lunga carriera che gli ha consentito di guadagnarsi grande esperienza. È stato ambasciatore d’Italia in Germania e in Tunisia, capo di gabinetto delle ministre degli Esteri Bonino e Mogherini, ha servito la diplomazia italiana in giro per il mondo da Bruxelles e Washington. Già nel governo M5s-Lega Benassi fa valere il suo curriculum europeista. Forte del suo rapporto con Angela Merkel, Benassi ha avuto un ruolo fondamentale nell’avvicinare Conte alla cancelliera tedesca, cementando un rapporto grazie al quale la Germania è stata solidamente dalla parte dell’Italia nella difficile trattativa sul Recovery Fund a Bruxelles l’estate scorsa. Ed è stato lo stesso ambasciatore ad avere avuto ancora un ruolo di primo piano nel portare il premier a sostenere la cosiddetta maggioranza Ursula per la nascita dell’attuale Commissione europea guidata dalla Von der Leyen.
La sua carriera inizia al dipartimento affari economici della Farnesina, per poi fare tappa a Cuba e a Varsavia. E adesso toccherà a lui guidare uno dei rami del governo finito nel mirino dell’opposizione e di Italia viva. A cominciare dal caso della missione segreta in Italia del General Attorney dell’amministrazione Trump William Barr per il caso Russiagate.