Tra ordinanze dei governatori e decisioni dei Tribunali amministrativi regionali, resta ancora variegato il quadro delle riaperture delle scuole. Da lunedì 25 gennaio ritornano in classe gli studenti delle superiori di Liguria, Umbria, Marche e Lombardia e gli alunni delle secondarie di primo grado della Campania. Asili nido, materne, elementari, e medie restano aperte in tutta Italia, tranne nelle regioni rosse, dove solo le prime medie sono in presenza (le classi seconde e terze delle secondarie di primo grado e tutte le classi delle secondarie di secondo grado resteranno in didattica a distanza).
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La Lombardia da zona rossa torna in arancione. Le scuole quindi riapriranno lunedì. «Già da lunedì le scuole medie riprenderanno la propria attività in presenza», ha detto il presidente della regione Attilio Fontana aggiungendo che «quelle secondarie di secondo grado potranno riprendere le lezioni in presenza secondo l’organizzazione stabilita nei piani operativi delle Prefetture». Quindi, con la presenza del 50% degli studenti. «La regione Lombardia, per quanto di propria competenza – ha assicurato – ha già attivato le procedure affinché il Trasporto pubblico locale attui quanto previsto dalle Prefetture».
In Liguria gli studenti torneranno in classe lunedì, per effetto di una decisione del Tar dopo il ricorso presentato da un comitato di genitori. La regione si è impegnata a non reiterare l’ordinanza, salvo nel caso in cui si dovesse tornare in zona rossa. E il presidente Giovanni Toti valuterà se portare la percentuale di popolazione studentesca al 75% nelle prossime settimane.
Lunedì 25 gennaio lezioni in presenza alle superiori al 50% anche nelle Marche. Qui la decisione è stata presa dopo una riunione di un tavolo tra la regione e il mondo della scuola, a cui hanno partecipato anche rappresentanti delle famiglie e degli studenti. È stata così revocata la precedente ordinanza che prevedeva la Dad al 100% fino al 31 gennaio compreso e il presidente Francesco Acquaroli ne ha firmata una nuova, dove si raccomanda «fortemente» che la percentuale del 50% sia riferita al numero degli alunni «delle singole classi e non solo dell’intero istituto».
Anche l’ Umbria riprende le lezioni in classe il 25 gennaio. Il 50% degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado umbre torneranno a svolgere l’attività scolastica in presenza, per il restante 50% le lezioni si svolgeranno con la didattica a distanza, come prevede l’ordinanza firmata dalla presidente della regione Umbria, Donatella Tesei.
In Campania, secondo il cronoprogramma del governatore Vincenzo De Luca, il 25 gennaio torneranno in aula le scuole medie. Il Tar ha detto sì al rientro a scuola, oltre che per gli studenti di elementari e medie, anche per i ragazzi delle superiori. Con una ordinanza De Luca ha previsto la ripresa della didattica in presenza, a partire dal prossimo 1° febbraio, per la scuola superiore di secondo grado.