Sicilia e Provincia Autonoma di Bolzano in zona rossa. Quattordici regioni in arancione e solo cinque in giallo. È questo il nuovo quadro dell’Italia dopo le ordinanze firmate dal ministro della Salute Roberto Speranza che hanno spostato Lombardia e Sardegna in zona arancione, la prima dopo un ricalcolo dei dati e la seconda invece a causa di un peggioramento della situazione epidemiologica. La decisione del Ministero si basa sul monitoraggio della Cabina di regia, che tiene conto dell’andamento dell’epidemia da coronavirus nei singoli territori.
Oltre a Lombardia e Sardegna, dunque, restano in zona arancione Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d’Aosta. Restano gialle quattro regioni – Campania, Basilicata, Molise e Toscana – più la Provincia autonoma di Trento.
Nella fascia con minori restrizioni (zona gialla) è consentito muoversi liberamente tra comuni. Mentre gli spostamenti in altre regioni restano vietati in tutte le zone fino al 15 febbraio 2021, tranne che per motivi di lavoro, urgenza e salute. Si può invece andare anche in una seconda casa che si trova fuori regione. Anche in zona gialla è valida la regola riguardo alle visite in case private: si può andare da amici e parenti una sola volta al giorno, al massimo in due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo), dalle 5 alle 22. Bar, pasticcerie, ristoranti sono aperti dalle 5 alle 18. Mentre fino alle 22 è consentito il servizio da asporto, non per i bar senza cucina e le enoteche, mentre la consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario. Dal lunedì al venerdì sono inoltre aperti i musei.
Nella zona arancione non è consentito spostarsi fuori dal comune di residenza, tranne che per motivi di lavoro, urgenza o salute. Resta in vigore la deroga introdotta a Natale per i comuni al di sotto dei 5mila abitanti, per i quali è consentito lo spostamento nel raggio di 30 chilometri, ma non verso i capoluoghi di provincia. È consentita invece la circolazione libera nel proprio comune e si può anche far visita a parenti ed amici, una sola volta al giorno, al massimo in due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo), dalle 5 alle 22. Bar, pasticcerie, ristoranti sono aperti solo per asporto dalle 5 alle 22. Bar senza cucina ed enoteche devono sospendere l’asporto alle 18. È invece consentita senza limiti di orario la consegna a domicilio.
In zona rossa non è consentito muoversi liberamente nel proprio comune, all’interno del quale ci si può muovere solo con autocertificazione per motivi di lavoro, salute e necessità. Sono previste due deroghe: quella per raggiungere le seconde case e quella per far visita a parenti e amici nel proprio comune, una sola volta al giorno, al massimo in due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo), dalle 5 alle 22. Anche in questi casi è prevista l’autocertificazione. Bar, pasticcerie e ristoranti sono aperti esclusivamente per l’asporto, consentito dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio senza limiti d’orario. Ma bar senza cucina ed enoteche hanno l’obbligo di interrompere l’asporto alle 18.