«Al presidente Mattarella abbiamo espresso la preoccupazione non per la crisi politica ma per quella sanitaria, economica e educativa». Lo ha detto Matteo Renzi al termine delle consultazioni tra il capo dello Stato e la delegazione di Italia viva. «Non è una discussione tra caratteri o risentimenti – ha sottolineato – Da mesi chiediamo di discutere di contenuti. E in nome delle nostre idee siamo stati pronti a rinunciare alle nostre poltrone. Al contrario abbiamo assistito allo spettacolo indecoroso di caccia a singole persone, si è fatto credere che si potesse affrontare così la crisi recuperando un voto qua o là».
«Per quanto riguarda un’eventuale maggioranza politica, bisognerà ascoltare le intenzioni delle altre parti, soprattutto di quelle che hanno messo veti su di noi. Facciano presto». Il leader di Italia Viva ha comunicato di aver ricevuto una telefonata dal «premier uscente» nel pomeriggio, e di non avere «nessun tipo di elemento caratteriale nei suoi confronti», poiché «non si fa politica con i risentimenti».
Tuttavia, Renzi ha dichiarato di non aver fatto «il nome del presidente Conte» al presidente Mattarella. «Anche se preferiamo un governo politico, non chiudiamo la porta a un governo istituzionale. Prima di discutere dei nomi occorre comunque parlare dei temi». « Abbiamo sentito parole dure nei confronti di Italia viva. Lasciamo la parola a chi ha messo veti su di noi. Se c’è una valutazione politica che prevede il nostro coinvolgimento, noi ci siamo. Ma se dobbiamo esserci, vogliamo parlare di contenuti: siamo stati gli unici a sollevare i problemi e per 15 giorni siamo stati coperti di fango per questo». Renzi ha comunque sottolineato che «Italia Viva non è disponibile per ogni ipotesi di governo populista o raccogliticcio».