Il primo decreto Covid del governo Draghi porta una prima stretta: lo stop agli spostamenti in zona rossa verso abitazioni private. Il Consiglio dei ministri riunito questa mattina ha prorogato le misure anti-pandemia, aumentando le restrizioni previste nelle aree a più alto rischio. Inoltre fino al 27 marzo 2021 sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome.
È l’effetto della proroga del decreto legge sugli spostamenti, che scade il 25 febbraio. Restano le deroghe. Ci si può spostare oltre i confini regionali (con autocertificazione) per comprovate esigenze lavorative, o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
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La novità è quindi lo stop agli spostamenti in zona rossa verso le abitazioni private. Resta nelle zone gialle e arancioni la possibilità, una sola volta al giorno, di spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni. Ma nelle zone rosse niente più visite ad amici e parenti. Rimangono invariate alcune regole come quella del coprifuoco dopo le 22 e la norma sull’asporto di cibo dai ristoranti dopo le 18.
Questo nuovo decreto Covid è solo l’antipasto: inevitabilmente, è la pandemia il primo dossier che Mario Draghi deve affrontare. Le regioni chiedono regole più semplici per determinare le restrizioni sul territorio e puntano ad allargare la cabina di regia ai ministeri economici; i comuni rilanciano la riapertura dei ristoranti la sera e vogliono essere coinvolti nella campagna di vaccinazione. Inoltre, il ministro della Cultura Dario Franceschini ha chiesto un’accelerazione verso la riapertura di cinema e teatri. La scadenza è fissata al 5 marzo, data in cui scade il Dpcm che regola, tra le altre cose, l’attuale suddivisione dell’Italia in 4 aree di rischio. È lì che si vedrà l’eventuale cambio di rotta del premier Draghi, mentre per ora il primo provvedimento è stato nel solco del Conte II confermando e prorogando le misure già in vigore