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Spostamenti, seconde case, amici: cosa si può fare e cosa no

Il primo decreto sull’emergenza Covid approvato dal governo Draghi, oltre a prorogare fino al 27 marzo il divieto di spostamento tra regioni, vieta le visite a parenti o amici in zona rossa. Come comportarsi, zona per zona

Redazione di Redazione
Febbraio 26, 2021
in Italia
Tempo di lettura: 2 mins read
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Spostamenti, seconde case, amici: cosa si può fare e cosa no

Il primo decreto sull’emergenza Covid del governo di Mario Draghi conferma la linea del rigore. Prorogato il divieto, fino al 27 marzo, di spostamento tra regioni (anche gialle). Ma il nuovo provvedimento è andato oltre. E ha introdotto un ulteriore inasprimento rispetto all’attuale. Fino al 27 marzo 2021, infatti, nelle zone rosse non sono più consentiti gli spostamenti nelle abitazioni private, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. Niente più visite agli amici o ai parenti insomma. Si torna di fatto ad un lockdown come a marzo 2020: da casa si potrà uscire, a parte i motivi di lavoro, salute e necessità, solo per fare attività motoria o sportiva nei pressi della propria abitazione.

LEGGI ANCHE: Primo decreto del governo Draghi: niente visite a parenti e amici in zona rossa

Resta confermata invece la possibilità, come è attualmente, di spostarsi, una sola volta al giorno, verso abitazioni private tra le 5 e le 22, in zona gialla all’interno della stessa regione e in zona arancione all’interno dello stesso comune, fino a un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone conviventi disabili o non autosufficienti. Confermata anche la possibilità nelle zone arancioni, per i comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti, di spostarsi anche verso comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.

Il nuovo decreto approvato dal governo, insieme alle ordinanze firmate da governatori e sindaci, cambia le regole sulle seconde case. La possibilità di andare nell’abitazione in cui non si è residenti cambia infatti a seconda della fascia di colore attribuita al luogo dove si vive. Chi risiede in zona gialla può andare nelle seconde case anche se si trovano in un’altra regione in zona gialla o arancione, ma non può andare in una seconda casa che si trova in zona arancione scuro o rossa. Chi risiede in zona arancione può andare nelle seconde case anche se si trovano in un’altra regione in zona gialla o arancione, ma non in una seconda casa che si trova in zona arancione scuro o rossa. In base alle ordinanze regionali e comunali che hanno istituito la zona arancione scuro non si può uscire dal Comune di residenza se non per «comprovate esigenze» di lavoro, salute e urgenze. Non si può dunque andare nelle seconde case. Stesse regole anche per la zona rossa.

Fermo restando le regole valide per le diverse zone, resta la regola del nucleo familiare che consente di andare nelle seconde case soltanto al nucleo convivente. Non si può andare nelle seconde case con amici e parenti. Per andare nelle seconde case è inoltre necessario che l’abitazione da raggiungere sia disabitata e che si dimostri di esserne proprietario o affittuario da una data antecedente al 14 gennaio 2021.

Tags: CoronavirusCovidSeconde caseSpostamenti tra regioniZona arancione scuroZona Rossa
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© 2021 Casa editrice: MAURFIX S.r.l.
P. IVA 02713310833 - ROC n. 31556 - ISSN 2611-528X
PICKLINE è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma n. 89 del 22/05/2018
Fondatore e Direttore Editoriale: Maurizio Andreanò
Direttore Responsabile: Gianluca Santisi
Mail: redazione@pickline.it

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