Nonostante la sospensione in vari Paesi, Italia inclusa, per alcuni casi di embolia il cui legame con la somministrazione di alcuni lotti del vaccino anti Covid non è ancora dimostrata, c’è chi dice convintamente sì ad AstraZeneca. E sono in tanti. A cominciare dal Regno Unito: «Abbiamo messo in chiaro che è sia sicuro che efficace – ha detto il portavoce di Boris Johnson -. Quando alle persone viene chiesto di riceverlo, dovrebbero farlo con fiducia».
E i numeri stanno dando ragione al governo. Nel Regno Unito hanno già somministrato la prima dose a oltre 23 milioni di persone, di cui circa la metà, oltre 11 milioni, con AstraZeneca: e non c’è stata nessuna reazione fatale. Grazie al sistema di “Yellow card” messo in piedi dalla Mhra, l’agenzia regolatoria britannica sui farmaci e la sanità, sono stati segnalati circa 54 mila casi di effetti collaterali minori dopo l’iniezione di AstraZeneca, con poco più di un centinaio di reazioni allergiche di tipo anafilattico. Ci sono stati anche circa 250 decessi (quasi altrettanti tra chi ha ricevuto una dose di BioNTech/Pfizer) nel lasso di tempo successivo alla somministrazione, ma questo non significa che il vaccino sia stata la causa della morte.
Nel Regno Unito, dove un così gran numero di persone è stato vaccinato, non c’è nessun segnale che si stiano verificando trombosi con più frequenza del solito. Anzi i risultati sul campo sono sorprendenti: il numero dei ricoveri in ospedale e soprattutto dei decessi è crollato nelle ultime settimane, passando dagli oltre mille al giorno di gennaio a circa duecento, consentendo al governo di avviare la graduale, definitiva uscita dall’attuale lockdown.
«La revisione dei singoli rapporti e dei pattern non dimostra che il vaccino abbia giocato un ruolo nel decesso», secondo l’Mhra. Dello stesso avviso anche l’Organizzazione mondiale della Sanità: «Dovremmo continuare a usare il vaccino AstraZeneca, non c’è motivo per non farlo», ha detto Margaret Harris, portavoce dell’Oms. Anche l’Ema ha precisato che «i benefici del vaccino continuano a superare i rischi e la sua somministrazione può continuare, mentre proseguono le indagini sulle trombosi».
Se Italia, Danimarca, Norvegia e Finlandia hanno bloccato precauzionalmente la somministrazione del vaccino anti-Covid di Astrazeneca in toto per un certo periodo di tempo o relativamente a singoli lotti sospetti, altri Paesi continueranno a utilizzarlo senza altri stop. Il resto dell’Ue, come la Francia, per esempio: «Non c’è ragione di sospenderlo», ha detto il ministro della Salute Olivier Véran. Ma, al di fuori dell’Europa, ci sono anche Canada, Australia, Messico, le Filippine e la Corea del Sud che nelle ultime ore hanno ribadito la loro fiducia nel vaccino di Oxford, annunciando il proseguimento della sua somministrazione come da piani iniziali.