Roberto Gualtieri sarà il candidato sindaco di Roma per il Partito democratico. Per l’annuncio ufficiale l’ex ministro dell’Economia ha atteso che si concludesse l’assemblea nazionale del Pd per la rielezione del segretario e ora sta aspettando che i segretari dem di Roma e del Lazio Andrea Casu e Bruno Astorre fissino un appuntamento per incontrare il nuovo del leader Pd Enrico Letta. Questione di ore, al massimo di pochi giorni: l’ufficializzazione arriverà entro questa settimana.
I motivi per cui il Pd ha voluto Gualtieri sono sostanzialmente due: dal punto di vista politico è ritenuto in grado di tenere unito il centrosinistra e di raccogliere i voti del M5s al secondo turno, considerando anche la stima che Giuseppe Conte nutre nei suoi confronti dopo l’esperienza di governo condivisa lo scorso anno. In più, Gualtieri è visto, data la sua formazione, come la persona più adatta gestire sia i fondi sia per la preparazione del Giubileo 2025, sia quelli del Recovery Fund.
Inoltre, secondo il Pd nazionale e quello romano l’ex ministro dell’Economia è il dem che ha maggiori possibilità di arrivare al ballottaggio con il candidato del centrodestra e di vincere. Lega e Forza Italia puntano sull’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso ma Fratelli d’Italia è intenzionata a far valere il proprio radicamento sul territorio romano e porta avanti la proposta di Andrea Abodi, presidente del Credito sportivo. Quanto a Virginia Raggi del M5s, i dem sanno bene che non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro, ma allo stesso tempo sono sicuri che non arriverà al secondo turno, anche perché le manca l’appoggio di tutto Movimento compatto.
Tra gli sfidanti di Gualtieri potrebbe esserci anche il leader di Azione Carlo Calenda, sempre più deciso a correre da solo: «Mi sono candidato il 12 ottobre. Ho ritenuto di avvertire l’allora segretario Zingaretti per cercare di tenere unito il centrosinistra. Per la stessa ragione abbiamo partecipato a un tavolo di coalizione sparito nel nulla. In questo lungo periodo ho lavorato sul programma. Abbiamo incontrato 500 associazioni di cittadini e analizzato i problemi di Roma quartiere per quartiere. Ora apprendiamo dai giornali, altro che tavoli e dialoghi, dell’imminente candidatura di Gualtieri. Appare evidente la scelta di rompere. Ci confronteremo alle elezioni»