Dopo aver sostituito i vertici della Protezione civile e della struttura commissariale per l’emergenza coronavirus, adesso tocca al Cts. Dopo le dimissioni del coordinatore Agostino Miozzo (che ha guidato l’organismo dal 5 febbraio 2020, ovvero dal giorno in cui il Cts è nato), il “nuovo” Comitato tecnico scientifico sarà composto da 12 membri. Un taglio netto, rispetto ai 26 componenti di prima. A coordinare il Cts sarà il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli: a stabilirlo un’ordinanza del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, d’intesa con la presidenza del Consiglio.
Il nuovo ingresso è quello del presidente dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù. Le conferme sono quelle del direttore della prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza, del presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, che viene nominato portavoce. Ma anche di Fabio Ciciliano, finora segretario, e di Giuseppe Ippolito. Segretario sarà Sergio Fiorentino, il capo del dipartimento per il coordinamento amministrativo di Palazzo Chigi. E poi Sergio Abrignani, l’ingegner Alberto Giovanni Gerli, Donato Greco. Due le donne: la dottoressa Cinzia Caporale e la professoressa Alessia Melegaro.
La struttura che supporta le scelte politiche con pareri tecnici si rinnova coinvolgendo «esperti appartenenti non solo al campo scientifico-sanitario ma anche ad altri settori, come ad esempio al mondo statistico, matematico-previsionale o ad altri campi utili a definire il quadro della situazione epidemiologica e ad effettuare l’analisi dei dati raccolti necessaria ad approntare le misure di contrasto alla pandemia».
Nel comunicato Curcio chiarisce anche che «tali profili potranno essere utilmente integrati con un esperto in materie giuridico-amministrative, cui affidare le funzioni di segretario verbalizzante del Comitato, nonché da altri tre esperti sia nelle materie attinenti alla sanità, sia in quelle statistico-matematiche». Un ulteriore apporto che potrebbe essere fornito soprattutto a ridosso dei pareri chiesti dal governo o dagli altri enti prima dei decreti che impongono le misure per il contenimento dei contagi da Covid-19. Ma anche quando si dovranno fornire indicazioni per la ripartenza in sicurezza delle attività e la validazione dei nuovi protocolli.