Ogni anno il 18 marzo sarà la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus. La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge che istituisce la giornata nazionale delle vittime del Covid, dopo aver ottenuto il parere favorevole della commissione Bilancio. Il 18 marzo del 2020 fu registrato il numero più alto di decessi a causa della pandemia: 2.978. La legge prevede un minuto di silenzio nazionale, una programmazione speciale della Rai, iniziative didattiche nelle scuole.
La ricorrenza è stata fissata al 18 marzo, data in cui, esattamente un anno fa, a Bergamo, uno dei luoghi più duramente colpiti nel corso della prima ondata, i camion dell’esercito uscivano dalla città, trasportando le centinaia di bare dei defunti in attesa di sepoltura. Un’immagine, quella della lunga fila di camion in una marcia funebre, che rimarrà tra le più tristi e potenti che saranno impresse negli occhi di chi ha vissuto questa pandemia.
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Il provvedimento, frutto di due testi unificati – primi firmatari il deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè e il senatore leghista Matteo Salvini – prevede l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime di coronavirus per «conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone decedute». Nel documento la parte sull’istituzione anche di un Fondo di solidarietà per le vittime di Covid. Si vuole impegnare il governo a misure di legge «non solo simboliche ma concrete».
Nella prima giornata nazionale per commemorare le oltre 103 mila vittime italiane della pandemia, sui municipi di tutta Italia il Tricolore sarà esposto a mezz’asta. Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha, infatti, inviato una lettera a tutti i sindaci perché partecipino alla ricorrenza con un minuto di silenzio da osservare alle 11, in concomitanza con l’arrivo a Bergamo del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi.