Con il verdetto dell’Ema che dà il via libera al vaccino di AstraZenca la macchina dei vaccini si rimette in moto, dopo giorni caratterizzati da sms ed email per disdire gli appuntamenti. Sono circa 200mila gli italiani che hanno saltato la prima somministrazione del vaccino contro il coronavirus a causa della sospensione di AstraZeneca. «Un rallentamento – hanno spiegato fonti di palazzo Chigi – che sarà riassorbito in 15 giorni. Resta l’obiettivo di arrivare a 500mila somministrazioni al giorno da aprile, così sa raggiungere l’80% della popolazione entro settembre».
La somministrazione del vaccino Astrazeneca in Italia potrà così riprendere dal pomeriggio. «Il governo italiano accoglie con soddisfazione il pronunciamento dell’Ema sul vaccino di AstraZeneca. La priorità del Governo rimane quella di realizzare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile», si legge in una nota di Palazzo Chigi. «Gli esperti europei hanno confermato il favorevole rapporto beneficio/rischio del vaccino anti-Covid, escludendo una associazione tra i casi di trombosi e il vaccino», scrive l’Agenzia italiana.
Stessa tempistica in Germania, dove il ministro della Salute Jens Spahn ha spiegato che «il nostro obiettivo è ricominciare a vaccinare al più presto con AstraZeneca». In Francia le iniezioni sono riprese subito dopo la conclusione della conferenza stampa dell’Ema. Ma l’Alta autorità per la Salute francese ha raccomandato l’uso del vaccino AstraZeneca soltanto per chi ha più di 55 anni. L’organismo francese ha aggiornato le raccomandazioni sul vaccino dopo la sospensione.
Decisione diversa, invece, in Spagna: la ministra della Sanità di Madrid, Carolina Darias, ha annunciato che il Paese iberico riprenderà la somministrazione del siero di AstraZeneca mercoledì prossimo. Darias ha affermato che la decisione è stata presa all’unanimità con le regioni. Anche Portogallo e Paesi Bassi aspetteranno la prossima settimana.
Norvegia e Svezia hanno deciso di aspettare ulteriori verifiche sul vaccino Astrazeneca prima di ripartire con le somministrazioni nei rispettivi Paesi. Il via libera sulla sicurezza del vaccino anti-Covid da parte dell’Ema non è bastato a convincere le autorità sanitarie norvegesi e svedesi a sgombrare il campo dai dubbi sui rischi per gli effetti collaterali, dopo alcuni casi di trombosi verificatisi dopo la somministrazione del vaccino. Il Norwegian Institute of Public Health, l’istituto norvegese di sanità pubblica, ha detto di «aver preso atto» dei risultati delle prime verifiche dell’Ema, ma come riporta il Guardian considera «prematuro» in questo momento arrivare a una conclusione definitiva: «Le vaccinazioni con AstraZeneca rimarranno sospese fino a quando non avremo una visione completa della situazione», ha detto la direttrice dell’istituto Camilla Stoltenberg. Entro la fine della prossima settimana, il Niph ha annunciato che pubblicherà le proprie linee guida per la somministrazione del vaccino. Lo stesso vale per la Danimarca, che ha annunciato che continuerà la sospensione di AstraZeneca per studiare i dati e la valutazione di Ema nei prossimi giorni.