Sono passati dieci anni da che Roma Capitale stabilì che la sua ex-Agenzia “Roma Energia”, del tutto inattiva dal 2009, dovesse essere messa in liquidazione. Eppure, da dieci anni a questa parte il procedimento di liquidazione non risulta completato. Questo stato di fatto emerge con chiarezza dal bilancio consolidato di Roma Capitale (pag. 25, punto 7: soggetti non compresi nel bilancio del “Gruppo Amministrazione Pubblica” di Roma Capitale). La ragione per cui questa associazione non fa parte del bilancio consolidato di Roma Capitale è che essa non ha personalità giuridica. Intanto, però, è dal 2011 che non si riesce a chiudere il procedimento di liquidazione ed è dal 2008 che questa associazione non approva un bilancio suo proprio.
Il consigliere municipale Paolo Leccese, coordinatore cittadino del partito VOLT, si è reso conto di questa situazione ed ha chiesto spiegazioni.
Consigliere, cos’è Roma Energia?
«Roma Energia è una associazione non riconosciuta, che fu fondata con il nome di “Agenzia per l’Energia di Roma” dal Comune di Roma, da ACEA, AMA, ATAC, IACP ed ITALGAS (che, però, ne fu estromessa per morosità). Si doveva occupare, tra l’altro, del risparmio energetico, ma tutti gli associati hanno lasciato questa associazione, tranne che Roma Capitale, che l’ha messa in liquidazione il 28 marzo 2011».
Roma Energia, ancora oggi, è in liquidazione; questo cosa vuol dire?
«Innanzitutto vorrei specificare che Roma Energia è in liquidazione dal 2011, ma è dal 2009 che non pubblica un bilancio: l’ultimo è stato il consuntivo 2008, approvato il 30 dicembre 2009 con delibera di Giunta Comunale n. 486. Il fatto che sia in liquidazione da dieci anni vuol dire che da dieci anni a questa parte non si riesce ad estinguere questo ente, che però continua a far parte dei soggetti controllati dal Comune (anche perché è l’unico associato). La situazione è decisamente anomala: un’associazione con un solo soggetto associato (peraltro pubblico), che da dieci anni non riesce a completare il procedimento di liquidazione, che da dieci anni ha sempre lo stesso liquidatore e che non approva un bilancio dal consuntivo 2008».
Quanto costa ai contribuenti romani la liquidazione di “Roma Energia”?
«Il punto è proprio questo: non lo sappiamo! Secondo il prospetto dei costi gravanti sull’amministrazione capitolina estratto dal sito del Comune di Roma, aggiornato al 30 settembre 2020, il costo della liquidazione di Roma Energia è pari a “N.D.” (non disponibile). Secondo il bilancio consolidato del Gruppo Amministrazione Pubblica di Roma Capitale, questa associazione non viene presa in considerazione, perché non ha personalità giuridica (separazione patrimoniale tra “associazione” e Comune). Roma Energia, quindi, potrebbe avere un bilancio in “rosso” o potrebbe essere l’ente più virtuoso di tutte le associazioni non riconosciute d’Europa (e magari lo è veramente): peccato che non se ne sappia nulla da anni».
Ma se il bilancio consolidato nulla riferisce in ordine a Roma Energia e se la sua situazione risulta un totale “Non Disponibile” sui prospetti pubblicati dal Comune, lei come ha fatto a conoscere questi dati?
«Per conoscere la situazione di Roma Energia, VOLT, per il tramite dell’Avv. Filippo Maria Salvo, ha presentato una formale istanza di accesso alla documentazione amministrativa a Roma Capitale. La risposta a tale istanza è giunta con la nota 10 marzo 2021, a firma del direttore sostitutivo del Dipartimento delle Partecipate, il dott. Stefano Cervi. Secondo il direttore, è vero che, in base alla normativa sulla trasparenza per come specificata dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione, Roma Capitale ha l’obbligo di pubblicare i dati economico-finanziari relativi alle società ed agli altri enti partecipati, ma è anche vero che il Comune può pubblicare solo le informazioni che a loro volta gli enti partecipati comunicano all’amministrazione capitolina, sempre che siano tenuti a farlo per legge. A quanto pare, Roma Energia non è tenuta a comunicare i suoi dati economico-patrimoniali e finanziari a Roma Capitale. Morale della favola: nessuno al Comune si prende la briga di chiedere tali dati (perché mai?); quindi il Comune pubblica prospetti dei costi “ND” (anche se formalmente corretti) e nel frattempo la liquidazione va tranquillamente avanti dal 2011».
A quanto pare, per adesso è venuto fuori solo il “problema”, cosa pensate di fare in futuro?
«Ho già incaricato l’avv. Salvo di presentare una seconda istanza di accesso, questa volta direttamente a Roma Energia, nella persona della liquidatrice, la dott.ssa Elisa Perogio, che fu incaricata nel 2011 e che, dunque, ben conosce la situazione di Roma Energia. Sono sicuro del fatto che i vari “non disponibile” sul quadro economico sono “sacrosanti” dal punto di vista formale, ma noi di VOLT non ci accontentiamo di risposte formalmente corrette e sostanzialmente inutili».
Cosa chiederete, questa volta, a Roma Energia?
«Vogliamo sapere a che punto è la liquidazione, vogliamo sapere annualmente quanto costa la procedura che va avanti dal 2011, vogliamo sapere a quanto ammonta l’incarico della liquidatrice e vogliamo sapere se fu incaricata all’esito di una procedura comparativa».