Ci sono voluti giorni di caos e ritardi nelle prenotazioni delle vaccinazioni e il rischio di sprecare centinaia di dosi, prima che la regione Lombardia prendesse un primo provvedimento. Il presidente Attilio Fontana ha azzerato i vertici di Aria, l’azienda regionale incaricata di gestire il sistema delle prenotazioni per le somministrazioni dei vaccini.
Nel dettaglio, la Giunta ha invitato il consiglio di amministrazione di Aria Spa a dimettersi e procederà alla nomina di un amministratore unico. Resterà in carica il direttore generale Lorenzo Gubian, arrivato ad agosto per sostituire il predecessore Filippo Bongiovanni, tra gli indagati per la vicenda dei camici forniti dall’azienda Dama Spa controllata da Andrea Dini, cognato del presidente Attilio Fontana.
Da quando le vaccinazioni sono state estese alle persone con più di 80 anni, un mese fa, non passa giorno senza disguidi e proteste per la pianificazione inadeguata e i continui disservizi. Migliaia di anziani sono in attesa di una conferma di appuntamento o quanto meno di una risposta dalla regione. Ma i problemi sono tanti anche per chi è riuscito a prenotare: in molti centri vaccinali sono stati fissati più appuntamenti rispetto alle dosi a disposizione e si sono creati assembramenti; oppure, al contrario, non si è presentato nessuno perché gli appuntamenti non erano stati confermati via sms. Molti anziani hanno dovuto raggiungere centri vaccinali a decine di chilometri da dove abitano, anche fuori provincia, e in alcuni casi le conferme telefoniche sono arrivate in ritardo rispetto alle date fissate per la vaccinazione.
Le responsabilità del caos sono state imputate totalmente ad Aria (Azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti). «I disservizi informatici hanno creato disagi a molti cittadini e inficiato il lavoro di tanti operatori sanitari e non. Per questo motivo ho chiesto ai membri del cda di Aria di fare un passo indietro. In caso contrario azzererò i vertici e affiderò a Gubian la guida della società», ha detto il presidente Attilio Fontana. Il portale di Poste Italiane sostituirà la piattaforma di Aria: da quanto si apprende la svolta arriverà nella prossima settimana. Mentre gli over 80 saranno seguiti direttamente dalle Asst.
Ma oltre alle questioni tecniche, resta il piano dello scontro politico. Sotto accusa c’è anche e soprattutto l’assessore al Bilancio leghista Davide Caparini, colui che ha voluto la nascita e la gestione di Aria Spa. I disagi nelle prenotazioni nelle scorse ore erano stati accolti nel silenzio generale dei dirigenti regionali. Solo l’assessore al Welfare Letizia Moratti è intervenuta, ma con due tweet nei quali scaricava le responsabilità appunto su Aria e senza che, per giorni, nessuno dalla regione fornisse soluzioni da applicare tempestivamente. Proprio le parole della Moratti sono state interpretate come la prova tangibile della spaccatura tra Forza Italia e Lega.
Il leader della Lega Matteo Salvini si intesta il cambio al vertice: «Chi sbaglia, paga, ovunque sia». «L’obiettivo è correre. Entro la settimana dovrebbe arrivare Poste a gestire le prenotazioni dei vaccini in Lombardia – ha detto – Non sono più ammesse incertezze. Se qualcuno ha sbagliato, ha rallentato o non ha capito, paga, viene licenziato e cambia mestiere, come accade in qualsiasi impresa privata. Già oggi, senza i vaccini promessi e con i problemi informatici segnalati, la Lombardia è la Regione che ha vaccinato più di tutti in Italia. Dobbiamo correre, ma in tutta Italia».