Arriva il via libera alle somministrazioni del vaccino anti-Covid in farmacia: il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato il protocollo con le Regioni e i professionisti sanitari, definendo l’intesa «un passo importante per rendere la campagna più veloce e capillare». I farmacisti dovranno fare un breve corso di formazione realizzato dall’Istituto superiore di sanità e in ogni caso non potranno somministrare vaccini ai soggetti «con estrema vulnerabilità o con anamnesi positiva per pregressa reazione allergica grave o anafilattica».
Ho firmato il protocollo con regioni e farmacisti per far partire in sicurezza le vaccinazioni Covid nelle farmacie del nostro Paese. La campagna di vaccinazione è la chiave per chiudere questa stagione così difficile. Così si fa un altro passo avanti per renderla più capillare.
— Roberto Speranza (@robersperanza) March 29, 2021
L’associazione dei farmacisti Federfarma ha parlato di un potenziale superiore a 200 mila vaccini al giorno. Il decreto sostegni destina 350 milioni in più per la campagna vaccinale che consentirà ai farmacisti di somministrare le dosi dopo aver svolto un corso di formazione. La convocazione da parte delle Ats potrà dare come sede vaccinale la farmacia più vicina alla propria residenza. I farmacisti allestiranno un corner apposito qualora gli spazi all’interno lo consentano oppure un gazebo esterno per la somministrazione dei vaccini. Su tutto vigilerà (anche da remoto) un medico. Infine, il nuovo decreto prevede una remunerazione aggiuntiva «riconosciuta in via sperimentale» in favore delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, pari a 50 milioni per il 2021 e a 150 milioni per il 2022.
Per quanto riguarda le attività di prenotazione, esse verranno eseguite dalle farmacie «secondo i programmi di individuazione della popolazione target previamente definiti dalle autorità e seguendo i criteri di priorità». L’accordo prevede inoltre che i farmacisti che fanno le vaccinazioni non siano tenuti alla quarantena o alla chiusura dell’esercizio in caso di contatto con persone positive al coronavirus.
La prima regione a partire è la Liguria, dove da oggi sarà possibile vaccinarsi nelle farmacie: al momento quelle coinvolte sono 52. Le prenotazioni, a partire da oggi, possono essere fatte direttamente in farmacia (non è possibile prenotare per telefono) o sul portale informatico regionale. La precedenza verrà data alla fascia d’età tra i 75 e i 79 anni, poi a quella tra i 70 e i 74 anni. A iniettare agli over 70 una dose di AstraZeneca saranno medici o altri operatori sanitari abilitati. Anche i farmacisti del Lazio sono pronti a darsi da fare. Il presidente di Federfarma Roma, Andrea Cicconetti, ha parlato di circa 1.000 farmacie su 1.800 che hanno già dato la loro disponibilità. Ma adesso occorre definire con precisione le modalità di distribuzione e prenotazione delle dosi, anche per poter gestire al meglio l’arrivo delle prime fiale del preparato di Johnson & Johnson, previsto per metà aprile.