La Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che le vaccinazioni obbligatorie possono essere considerate necessarie nelle società democratiche, in una sentenza storica dopo un ricorso presentato da alcune famiglie contro l’obbligo vaccinale in Repubblica Ceca. «Le misure possono essere considerate necessarie in una società democratica», si legge nella sentenza della Corte che conferma come la politica sanitaria della Repubblica Ceca sia stata coerente con «l’interesse superiore» dei bambini e non violi il diritto al rispetto della vita privata.
LEGGI ANCHE: Vaccini in età pediatrica: «Sono importantissimi, sfatiamo i falsi miti»
Il ricorso è stato effettuato contro una normativa che riguarda «i vaccini somministrati contro malattie infantili ben note alla scienza medica», come difterite, tetano, pertosse, infezioni da Emofilo dell’influenza di tipo b, poliomielite, epatite B, morbillo, parotite, rosolia e – per i bambini con specifiche indicazioni di salute – infezioni da pneumococco. La legge ceca prevede l’obbligo di vaccinare i bambini, obbligo che però non può essere applicato mediante la costrizione fisica: i bambini non vaccinati vengono esclusi dalla scuola materna (si fa eccezione per chi non può essere vaccinato) e i genitori possono essere multati.
Ma per gli esperti, la sentenza potrebbe avere implicazioni anche in un’eventuale politica di vaccinazione obbligatoria contro il Covid. In Italia, il governo ha introdotto l‘obbligo per tutti gli operatori sanitari di vaccinarsi contro il Covid-19, con il decreto approvato dal consiglio dei ministri l’1 aprile. Il provvedimento ha inoltre introdotto una serie di sanzioni, dai trasferimenti fino alla sospensione dello stipendio, per chi appartiene a questa categoria professionale e rifiuta di vaccinarsi.