Dalla prossima settimana l’Italia dovrebbe tingersi per lo più di arancione: questa è la decisione della cabina di regia sulla base del monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità sull’andamento dell’epidemia da coronavirus. Le regioni che dovrebbero lasciare la zona rossa sono Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Toscana. L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza sarà firmata in serata per entrare in vigore lunedì 12 aprile.
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In bilico la situazione in Calabria che presenta un’incidenza inferiore ai 250 casi ogni 100mila abitanti, ma per cui era scattata la zona rossa a causa del Rt sopra la soglia d’allarme. Da due settimane, però, l’indice della Regione è inferiore a 1,25 e pertanto potrebbe sperare di “retrocedere” in fascia arancione. Tra le Regioni che con ogni probabilità resteranno nella fascia rossa ci sono invece Campania, Puglia e Valle d’Aosta dove la situazione epidemiologica non permette ancora di procedere con le riaperture di negozi, parrucchieri e centri estetici. Passerà in fascia rossa anche la Sardegna a causa dell’indice Rt superiore alla soglia d’allarme dell’1,25.
Cominciano a consolidarsi gli effetti delle restrizioni introdotte nel mese scorso sull’andamento dei contagi. Questa settimana, stando al consueto monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, l’indice Rt nazionale è sceso ancora, passando dallo 0,98 allo 0,92. Si tratta del terzo calo consecutivo. Si abbassa anche l’incidenza dei casi ogni 100mila abitanti che arriva a 185 dai 232 di 7 giorni fa. «La situazione in Europa non è facile. La Francia è in lockdown, la Germania invoca un nuovo lockdown. Da noi le chiusure e le aree rosse delle ultime settimane stanno portando i primi risultati. Oggi diverse Regioni andranno in zona arancione. Ma dobbiamo essere molto prudenti», ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.