Il prossimo monitoraggio sulla diffusione del Covid sarà decisivo per le riaperture. Se i dati e un buon andamento della campagna vaccinale lo consentiranno, dal 20 aprile potrebbe esserci una mitigazione delle misure restrittive anti-Covid per le regioni che avranno numeri da zona gialla (attualmente Lazio, Umbria, Abruzzo, Marche, Liguria, Veneto, Basilicata, Molise, Trentino Alto Adige e Sicilia).
Prima i ristoranti, poi le sale per spettacoli e i musei, a seguire i bar e le palestre: potrebbe essere questo il calendario delle prossime riaperture. Centrodestra e associazioni di categorie sono in pressing, ma possibilità di ottenere il via libera alle ripartenze riguarda le regioni che avranno numeri da zona gialla (attualmente sospesa). La regola imposta dal governo nel decreto di aprile prevede che tra i parametri da tenere in considerazione ci sia l’andamento della campagna vaccinale. Dunque si comincia a studiare il calendario. Il monitoraggio del 16 aprile fornirà il quadro aggiornato, dal 20 comincerà il confronto tra governo e Regioni sul percorso da seguire. Si scriverà così il nuovo decreto fissando un percorso per le riaperture che dovranno comunque essere «graduali», come ha già evidenziato il Comitato tecnico scientifico. E soprattutto dovranno tenere conto delle nuove linee guida che si stanno mettendo a punto per evitare che l’aumento degli spostamenti e i contatti troppo ravvicinati facciano rapidamente risalire la curva epidemiologica.
In cima alla lista delle attività da far ripartire ci sono bar e ristoranti . L’ipotesi, riportata da Il Corriere della Sera, è di consentire la riapertura a pranzo favorendo i locali che hanno uno spazio esterno con la sospensione della tassa per l’occupazione di suolo pubblico. Subito dopo toccherà ai bar, anche in questo caso con alcune limitazioni in particolare per quanto riguarda la consumazione in piedi.
Il ministro della Cultura Dario Franceschini porterà al Comitato tecnico scientifico “proposte concrete” per riaprire prima possibile e in sicurezza cinema, teatri, musei, ma anche spettacoli all’aperto e per aumentare la capienza attualmente prevista (200 persone al chiuso e 400 all’aperto). Il tutto a determinate condizioni: mascherina Ffp2 per la durata dello spettacolo, tampone effettuato nelle 48 ore precedenti, essere già vaccinati, preferenza della prenotazione online per evitare file e contanti.
Chiedono di ripartire anche i gestori di palestre e piscine. I protocolli sono stati aggiornati e si dovrà stabilire se consentire, almeno nella prima fase, solo lezioni individuali oppure anche di gruppo, sempre con distanziamento e con un utilizzo limitato degli spogliatoi. Gli scienziati stanno esaminando il dossier relativo al ritorno del pubblico per tennis e calcio.