L’addio è definitivo. Il giorno dopo la scadenza dell’ultimatum imposto da Rousseau per il pagamento degli oltre 400mila euro di debiti accumulati, tra il Movimento e Davide Casaleggio non c’è più possibilità di ricomposizione. Lo annuncia la stessa Associazione Rousseau in un post sul Blog delle Stelle: «Cambiamo strada. La scelta è dolorosa, ma inevitabile – si legge – In questi 15 mesi abbiamo sollecitato costantemente la risoluzione delle criticità. Per otto lunghi mesi abbiamo richiesto più volte di condividere un progetto comune con responsabilità e perimetri ben definiti dei ruoli reciproci e abbiamo proposto concretamente un accordo di partnership per rafforzare e chiarire il legame tra Rousseau e il Movimento così come indicato dagli iscritti attraverso il voto».
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«Stare insieme deve essere una scelta reciproca e deve presupporre rispetto e assunzione di responsabilità da ambo le parti. Questo, purtroppo, non si è verificato», spiega Rousseau. Il problema, come viene ribadito nel post, sono i debiti e la decisione dei 5 stelle di non versare più i 300 euro mensili alla piattaforma. «A fronte dell’enorme mole di debiti cumulati dal MoVimento 5 Stelle nei confronti dell’Associazione Rousseau e della decisione di chi ritiene di essere il gruppo dirigente del MoVimento di impartire ai portavoce un invito diretto a violare espressamente lo Statuto stesso del MoVimento, omettendo di versare, già dal mese di aprile, il contributo stabilito per i servizi erogati, questa mattina abbiamo dovuto comunicare a tutto il personale di Rousseau che siamo costretti ad avviare le procedure per la cassa integrazione».
L’associazione evoca anche le vie legali per risolvere i contenziosi con i Cinquestelle: «Proseguiremo nell’onorare i patti fino a che non siano consensualmente modificati da soggetti legittimati a farlo, nel rispetto delle regole che la comunità del MoVimento ha deciso di darsi». Nel passo d’addio c’è anche la rivendicazione di essere all’origine del Movimento, di incarnare i valori di Gianroberto Casaleggio. «Rousseau è nato molto prima del MoVimento stesso. Non aveva ancora il nome di Rousseau, ma era ed è stato, negli anni il metodo che ha guidato tutto il percorso di nascita, crescita ed evoluzione del MoVimento 5 Stelle. Oltre 15 anni di vita insieme attraverso i quali le competenze, l’innovazione e la professionalità sono state messe a disposizione, molto spesso in modo totalmente gratuito, per costruire un’organizzazione innovativa, orizzontale, efficiente, centrata sui cittadini e soprattutto unica nel panorama politico italiano e non solo. La visione di Gianroberto è chiara e noi la porteremo avanti».
Resta ancora da capire cosa cosa Davide Casaleggio e l’associazione Rousseau intendono fare adesso. «Partiremo con un nuovo progetto e con nuovi attori protagonisti, ma non sarà facile. Dovremo risolvere tutti i pesanti problemi economico-finanziari che ci sono stati addossati e trovare strategie di sostenibilità per il futuro. Rousseau diventerà uno spazio aperto, laico e trasversale».