La Commissione europea ha fatto causa all’azienda farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca per non aver rispettato il contratto sulle consegne dei vaccini contro il coronavirus. Lo ha annunciato un portavoce dell’esecutivo comunitario precisando che «l’azienda non è stata capace di presentare una strategia affidabile» sulle consegne dei vaccini.
In base al contratto firmato con la Commissione Europea, AstraZeneca si era impegnata a consegnare in tutto 300 milioni di dosi di vaccino tra dicembre 2020 e giugno 2021: alla fine di marzo aveva consegnate però solamente 30 delle 120 milioni di dosi previste, e entro la fine di giugno prevede di consegnarne solo 70 delle 180 milioni rimanenti. La commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, ha ricordato su Twitter che la priorità dell’Ue «è garantire che le consegne di vaccini Covid-19 avvengano per tutelare la salute» dei cittadini e che «ogni dose di vaccino conta. Ogni dose di vaccino salva le vite».
Our priority is to ensure #COVID19 vaccine deliveries take place to protect the health of 🇪🇺.
This is why @EU_Commission has decided jointly with all Member States to bring legal proceedings against #AstraZeneca.
Every vaccine dose counts. Every vaccine dose saves lives.
— Stella Kyriakides (@SKyriakidesEU) April 26, 2021
L’azienda anglo-svedese «si rammarica della decisione della Commissione Ue di intraprendere un’azione legale sulla fornitura di vaccini COVID-19» e annuncia che «si difenderà fermamente in tribunale». AstraZeneca, spiega una nota della società, «ha rispettato pienamente l’accordo di acquisto anticipato con la Commissione Ue». «Riteniamo — prosegue — che qualsiasi controversia sia priva di merito e accogliamo con favore questa opportunità per risolvere questa controversia prima possibile».
La Commissione aveva manifestato l’intenzione di ricorrere all’azione legale mercoledì scorso, durante la riunione degli ambasciatori presso la Ue. Aveva incassato il pieno sostegno da parte delle capitali fatta eccezione per l’Ungheria. Inoltre Germania e Francia avevano chiesto un po’ di tempo per approfondire gli aspetti legali. Ma venerdì tutti i 27 Stati membri avevano dato semaforo verde. Già lo scorso 19 marzo la Commissione aveva inviato alla casa farmaceutica anglo-svedese una lettera di diffida per inadempimento contrattuale sulla produzione e la fornitura iniziale all’Ue di 300 milioni di dosi di vaccino anti-Covid.
I problemi tra Unione Europea e AstraZeneca erano iniziati a fine gennaio, quando l’azienda farmaceutica aveva annunciato una marcata riduzione delle consegne del vaccino nel primo trimestre del 2021, facendo nascere il sospetto che l’azienda stesse privilegiando la distribuzione in paesi extracomunitari, come il Regno Unito. Per questo motivo la Commissione aveva introdotto l’obbligo di un’autorizzazione speciale per esportare i vaccini prodotti nell’Unione Europea. La riduzione della fornitura di dosi all’Unione Europea era stata spiegata sia con la spregiudicatezza dell’azienda britannico-svedese – che ha stipulato dei contratti senza avere la sicurezza di poterli rispettare – sia con alcuni imprevisti, come i ritardi nell’approntare uno dei due stabilimenti europei dove viene prodotto il vaccino nei Paesi Bassi.