La decisione sul coprifuoco in Italia è stata rimandata a metà maggio quando ci sarà una nuova verifica sulla base dell’andamento del quadro epidemiologico oltre che dell’avanzamento della campagna vaccinale. Ma come si stanno comportando gli altri Paesi europei che hanno adottato restrizioni anti-Covid? Sono almeno 15 i governi che hanno introdotto limiti di orario per bar e ristoranti, mentre alcuni Paesi non prevedono alcuna restrizione.
I Paesi che non hanno il coprifuoco sono Croazia, Bulgaria, Polonia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Malta e le tre repubbliche baltiche. Altri, invece, come ad esempio il Portogallo o l’Irlanda, hanno avuto la misura del coprifuoco in vigore ma l’hanno eliminata quando la situazione epidemiologica è sensibilmente migliorata.
Tutti gli altri Paesi europei invece hanno questa misura in vigore. Ovviamente sono presenti differenze tra Paese e Paese, in primo luogo sull’orario. La Francia impone lo stop ai locali pubblici dalle 19 alle 5 del mattino successivo: è lo Stato che ha adottato i limiti più rigidi. La Germania ha introdotto poche settimane fa il coprifuoco a partire dalle 21 in coincidenza con una nuova impennata di contagi. Mentre la Spagna impone lo stop alla movida a partire dalle 23. Ma nella regione di Madrid è in vigore un regime molto più permissivo.
Il Belgio e l’Olanda imitano l’Italia: stop alle 22 ma l’ordinanza è destinata a essere rivista alla luce dei dati epidemiologici. La Svizzera consente i tavoli all’aperto fino alle 23. Ma anche qui il 12 maggio il governo deciderà se modificare la norma. L’Austria chiude tutto a partire dalle 20 ma il provvedimento è in fase di ridiscussione e varia da regione a regione: Vienna, ad esempio, riaprirà parzialmente dal 3 maggio.
Gli altri governi che impongono limiti sono Romania, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lussemburgo, Grecia e Cipro. La Gran Bretagna ha invece abolito ogni restrizione puntando tutto sulla campagna vaccinale a tappeto.