L’indice Rt nazionale di contagio del coronavirus in Italia è risalito: la scorsa settimana era a quota 0,81 e oggi torna al valore 0,85, come la settimana ancora precedente. La risalita della curva pandemica non può quindi essere spiegata con le riaperture, dato che l’ultimo monitoraggio del Ministero della Salute-Iss sull’andamento dell’epidemia si riferisce al periodo compreso tra il 12 e il 18 aprile.
Scende ancora, ma rimane comunque alto, il numero di Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: sono 8 contro le 12 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è uguale alla soglia critica (30%). Quello in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (32% rispetto al 40% della soglia). L’incidenza continua a scendere: il valore è a 146 rispetto al 152 della settimana scorsa.
Secondo i dati, nessuna regione è a rischio alto: undici Regioni e Province autonome hanno una classificazione di rischio moderato (di cui nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 10 Regioni hanno una classificazione di rischio basso. Tre Regioni (contro 4 della settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno.
Non sono molti i cambiamenti di colore questa settimana. La Valle d’Aosta dovrebbe tornare in rosso, mentre la Sardegna potrebbe passare in arancione. La Puglia resta in bilico fra arancione e giallo. Anche la Campania potrebbe cambiare colore: attualmente è in zona gialla, ma il peggioramento dell’ultima settimana potrebbe portare a un passaggio in arancione. I dati e le successive ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza disegneranno la nuova mappa dei colori delle regioni.