Un centrodestra federato, almeno tutto quello che appoggia il governo Draghi. Matteo Salvini accelera sul progetto di rafforzare l’alleanza con Forza Italia in vista delle prossime elezioni politiche del 2023. Al momento Fratelli d’Italia resterebbe fuori in quanto forza di opposizione. L’idea di Salvini, tuttavia, pur accogliendo l’interesse di Silvio Berlusconi, ha subito causato forte tensione all’interno del partito azzurro.
«Forza Italia considera con grande attenzione la proposta fatta dal leader della Lega Matteo Salvini per la creazione di una federazione di centrodestra. Abbiamo valutato l’ipotesi durante una riunione con i vertici del partito e i membri del governo azzurri», ha fatto sapere Silvio Berlusconi con un post sui suoi profili social. Berlusconi ritiene che una maggiore unità con gli altri partiti del centrodestra consentirà di «dare maggiore forza alle nostre battaglie storiche».
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Forza Italia non è però compatta nel valutare positivamente l’ipotesi della federazione. Durante la riunione di partito, secondo alcune ricostruzioni riportate da Ansa, le ministre Mara Carfagna e Mariastella Gelmini avrebbero espresso le loro perplessità, parlando di una possibile perdita dei valori moderati del partito. Le stesse fonti riportano che Carfagna avrebbe parlato di una possibile fuga di 50 parlamentari azzurri dal partito, se l’ipotesi federazione si verificasse. «Credo che qualunque decisione sul futuro di Forza Italia debba essere presa confrontandoci nel merito e sulla base di proposte definite, coinvolgendo i parlamentari e i dirigenti sul territorio. Oltre alle due opzioni messe in agenda da Matteo Salvini – federazione o fusione – esiste infatti una terza via: lavorare per riaffermare la centralità dei liberali nella coalizione e nel Paes», ha chiarito Mara Carfagna. E si è detta convinta che «molti dei nostri elettori non si sentirebbero a loro agio in un assetto a trazione leghista».
Ad ogni modo, la linea del leader della Lega è illustrata in un’intervista a Il Giornale, ed è proprio agli azzurri che si rivolge il messaggio di unità. Esteso anche a Giovanni Toti e Luigi Brugnaro, neo-fondatori di Coraggio Italia, con i quali auspica una «sintesi senza litigi». «Dobbiamo fare un passo avanti – dice Salvini – E farlo presto, non solo sulle candidature per le Comunali nelle grandi città. Credo e spero entro giugno di arrivare alla federazione delle forze di centrodestra, almeno di quelle che sostengono il governo Draghi. Tutte».
L’asse Berlusconi-Salvini non convince Fratelli d’Italia. «La federazione riguarderebbe solo i gruppi del centrodestra che sono in maggioranza con Draghi -riferiscono fonti di partito- ed è uno strumento per difendersi dallo strapotere della sinistra nella maggioranza. Operazione giusta, che però non riguarda Fratelli d’Italia, che si trova all’opposizione del governo».