«Siete in tanti a cercare di prendere appuntamento. In ragione di un gran numero di connessioni simultanee, vi invitiamo a pazientare nella lista d’attesa». Questo era il messaggio che compare sul sito e l’applicazione per smartphone di Doctolib, la piattaforma usata in Francia per gli appuntamenti dal medico e anche per prenotare un vaccino. Il discorso di Macron in diretta tv, in cui annunciava l’obbligo di pass sanitario con vaccino per entrare al ristorante o prendere aerei o treni, ha provocato una corsa immediata e affannosa alla dose.
LEGGI ANCHE: Via al Green pass europeo: tutto quello che c’è da sapere
Mesi di tentennamenti, manifestazioni dei no vax, dibattiti sulla libertà di non vaccinarsi, scavalcati dal rischio di non potere andare al ristorante. In Francia, si stanno moltiplicando timori e segnali d’allerta per la rapida avanzata della variante Delta del coronavirus, che ormai rappresenta circa il 50% dei contagi. «C’è una forte ripresa dell’epidemia legata al coronavirus che riguarda tutte le nostre regioni. Se non agiamo da oggi il numero di casi continuerà ad aumentare fortemente e darà vita a ricoveri in aumento dal mese di agosto», ha proseguito Macron. Annunciando poi l’obbligo di vaccinazione del personale sanitario oltre che di tutti coloro che prestano i loro servizi in ospedali, case di cura, case di riposo, come anche i vigili del fuoco. Poi è arrivato l’appello alla vaccinazione volontaria, definito come un gesto di “fraternità”, ovvero uno dei motti della Répblique, per vincere la lotta contro il xoronavirus. Gli operatori sanitari avranno tempo fino al 15 settembre per l’immunizzazione completa: da quel giorno rischiano controlli e sanzioni, come già accade in Italia. .
La Nation doit une réponse à ceux qui ont été le plus touchés par la crise. À notre jeunesse, qui a tant sacrifié alors qu’elle risquait peu pour elle-même. À nos aînés, qui plus que les autres ont craint pour leur vie. pic.twitter.com/ThI91q1gzK
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) July 12, 2021
Finora Macron aveva di certo esortato i francesi a vaccinarsi, ma lo aveva fatto con prudenza e mostrando di avere grande rispetto per chi aveva bisogno di più tempo per pensarci, come se fossero scelte esistenziali meritevoli di uguale attenzione. Da ieri sera il clima è cambiato. La variante Delta rischia di provocare una quarta ondata devastante che sarebbe disastrosa per l’economia e il morale della Francia, e «non possiamo fare portare il peso dei disagi a chi ha avuto il senso civico di vaccinarsi».
Le restrizioni peseranno sugli altri, quelli che per ragioni incomprensibili «nel Paese di Louis Pasteur, della scienza e dell’Illuminismo» ancora esitano a usare l’unica arma a disposizione contro la pandemia, il vaccino. «Ci sono nove milioni di dosi pronte, che aspettano solo di essere iniettate». Chi non è vaccinato non potrà andare al ristorante, al cinema, nei musei, nei centri commerciali, non potrà prendere aerei o treni. Oppure dovrà esibire sistematicamente un test negativo, che però presto non sarà più gratuito.
«Dal 21 luglio, solo i vaccinati o le persone testate negative potranno entrare nei luoghi di cultura, per esempio cinema e musei, che accolgono più di 50 persone. Non si tratta ancora di una vaccinazione obbligatoria, ma l’importanza del pass sanitario verrà estesa», dice Macron. Dopo il voto di una legge, in agosto il pass sanitario diventerà indispensabile anche per entrare in bar, ristoranti, aerei e treni. «La vaccinazione di tutti i francesi – ha detto Macron – è l’unica via per un ritorno alla normalità».