È il giorno dell’indipendenza dal Covid o della paura? Nel Regno Unito sono state revocate quasi tutte le restrizioni imposte per contenere la diffusione del coronavirus, tra cui il rispetto del distanziamento sociale e l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi. Con gli esperti che invitano a mantenere le misure di protezione e il timore che si possano registrate fino a 200mila casi al giorno, il Regno Unito entra in questa nuova fase con il ministro della Salute Sajid Javid positivo al Covid-19 e con il premier Boris Johnson costretto ad autoisolarsi per contatto stretto con un contagiato.
Con la fine delle restrizioni nel Regno Unito da oggi non è più necessario mantenere una distanza di 2 metri dalle persone con cui non si vive; non ci sono più limiti al numero di persone che si possono incontrare, ma si raccomanda di farlo con prudenza e possibilmente in posti all’aperto; non è più obbligatorio indossare la mascherina, ma lo si consiglia nel caso ci si trovi in posti affollati (come sui trasporti pubblici); non ci sono più limiti al numero di persone che possono partecipare a matrimoni e altre cerimonie. Già dalla mezzanotte hanno riaperto le discoteche (chiuse da marzo 2020) e le sale da concerto. È stato rimosso il numero chiuso per chi partecipa a concerti, teatri ed eventi sportivi. I club, i pub e gli altri locali possono lavorare a pieno regime, senza limiti al numero di avventori e senza l’obbligo della mascherina.
La decisione è stata dal primo ministro britannico Boris Johnson, nonostante le critiche giunte da più parti a causa della diffusione nel paese della variante Delta del coronavirus e del notevole aumento dei nuovi casi positivi: sono stati registrati 48.161 casi di Covid-19 e 25 decessi nelle ultime 24 ore, secondo i dati del bollettino ufficiale, e si stima che nel corso dell’estate si possa arrivare anche a oltre 200mila contagi giornalieri. Al momento restano però molto bassi sia i numeri dei morti che quelli dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva.
Like so many people I’ve been pinged by NHS Test and Trace as I have been in contact with someone with COVID-19, and I will be self-isolating until Monday 26th July. pic.twitter.com/X57gDpwDqe
— Boris Johnson (@BorisJohnson) July 18, 2021
«Se non lo facciamo ora, quando mai lo faremo? Dovremmo riaprire in autunno, o nei mesi invernali, quando il virus avrebbe il vantaggio del freddo», ha detto Johnson invitando comunque i cittadini alla cautela. Ma sui socia network non sono mancati i post sarcastici del medici del servizio sanitario nazionale. Una dottoressa ha scritto su Twitter di una grande festa a mezzanotte nelle terapie intensive per celebrare la fine del Covid-19 grazie al Freedom day. Il post è stato accompagnato da una sua foto in ospedale, pronta ad accogliere nuovi contagiati. Qualcun altro, sempre sui social, ha parlato di iniziativa «criminale». E il Financial Times ha definito il 19 luglio il “Surrender Day”, ovvero il giorno della resa, e non quello della libertà. La giornalista scientifica Anjana Ahuja ha scritto sul quotidiano finanziario che con questa strategia il governo britannico si arrende al virus e intraprende una strategia di infezione di massa: «La revoca delle restrizioni ignora gli immunodepressi e le persone clinicamente vulnerabili, che non possono essere vaccinate o per le quali i vaccini non funzionano bene. Si stima che 3,8 milioni di persone dovranno autoisolarsi per la propria sicurezza. I loro figli rischiano di portare a casa la variante Delta se frequentano la scuola. Il ripristino delle libertà per alcuni porrà fine alla loro».
E alcuni scienziati si sono opposti alla revoca delle restrizioni in una lettera pubblicata su Lancet, sostenendo che il governo ha deciso di ottenere «l’immunità di gregge» lasciando effettivamente che il virus circoli tra i giovani. E questo potrebbe portare a interruzioni nell’assistenza del Ssn. Una strategia del genere potrebbe portare anche a un aumento delle persone che soffrono di Long Covid, aumentando il rischio di selezionare nuove varianti resistenti ai vaccini. Gli scienziati hanno consigliato agli inglesi di farsi somministrare la seconda dose del vaccino prima di liberarsi delle mascherine e delle altre restrizioni.