È arrivata, dopo giorni di trattative, l’intesa nella maggioranza sulla proposta del governo per rivedere la riforma Cartabia sul processo penale. Riuscita la nuova mediazione, dopo una prima bozza che non aveva convinto il Movimento cinque stelle. Per i reati con l’aggravante mafiosa è previsto un termine transitorio di 6 anni per concludere il processo d’Appello. Mentre per i processi per 416 bis e ter (associazione a delinquere di stampo mafioso) non è previsto alcun limite di tempo.
Il nuovo testo ha ottenuto l’unanimità di tutte le componenti del governo. Il M5s strappa quello che aveva chiesto, vale a dire una sorta di «regime speciale» per i processi di mafia ; analogo trattamento avranno i processi per altri reati di allarme sociale come terrorismo, violenza sessuale, traffico internazionale di stupefacenti.
«Abbiamo apportato degli aggiustamenti – spiega il ministro della Giustizia Marta Cartabia – per garantire una giustizia celere nel rispetto della ragionevole durata del processo, senza che nessuno dei procedimenti vada in fumo». Secondo Cartabia, in particolare, i punti più importanti della riforma restano quelli di «una norma transitoria per arrivare ai termini che ci eravamo dati e un regime particolare per quei reati che nel nostro Paese hanno destato allarme sociale, come mafia e violenza sessuale. L’obiettivo è garantire una giustizia celere, nel rispetto della ragionevole durata del processo, e allo stesso tempo garantire che nessun processo vada in fumo».
Tempi più lunghi, fino a sei anni in appello, per i processi per delitti con aggravante mafiosa, nella fase transitoria di entrata in vigore della nuova prescrizione, fino al 2024. Mentre i processi 416-bis e ter potranno prolungarsi “sine die”. È la mediazione passata in Consiglio dei ministri. La proposta, frutto di una mediazione del Pd con il ministro Orlando, avrebbe assorbito i dubbi del M5s sull’improcedibilità per l’articolo 416 bis.1 del codice penale, sull’aggravante mafiosa. Per intenderci, si tratta di casi come il tentato omicidio, corruzione, tentata strage, estorsione, riciclaggio, sequestro di persona commessi per agevolare la mafia. Una deroga esplicita per quei reati ci sarebbe nella fase transitoria, con la possibilità di termini fino a 5 anni a regime.