A favore in Consiglio dei ministri, contrari in commissione Affari Sociali. La Lega fa una giravolta sul Green pass: il partito di Matteo Salvini vota in tandem con Fratelli d’Italia per sopprimere la certificazione verde. Si tratta di uno dei 900 emendamenti a firma Carroccio al decreto Green pass, approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 6 agosto. Forza Italia non segue gli alleati di coalizione e si accoda ai partner di esecutivo M5S e Pd. Alla fine la richiesta di modifica non passa ma resta agli atti uno strappo che crea un imbarazzo profondo all’interno della maggioranza che sostiene Mario Draghi.
Il deputato Claudio Borghi ha votato per la soppressione dell’articolo 3 del decreto sull’obbligo di Green pass che approderà presto in Aula. I leghisti si sono, dunque, schierati a favore insieme a Fratelli d’Italia e a un gruppo di ex M5s. Contrari tutti gli altri. Monta la polemica: l’attacco di Letta, la replica di Salvini.
«Quella della Lega è una posizione che strizza l’occhio al mondo No vax, lo stesso che è costato tanto agli italiani. La Lega oggi ha legittimato le manifestazioni del mondo No vax, è una cosa gravissima», ha dichiarato Enrico Letta. Per il segretario del Pd, se il Carroccio non fa subito marcia indietro, «è la fine dello stare insieme al governo». «La Lega, di fatto, è uscita dalla maggioranza votando contro il Green pass. Una situazione intollerabile», sottolinea Letta.
«Se lo Stato impone il Green Pass per lavorare, viaggiare, studiare, fare sport, volontariato e cultura – dice Matteo Salvini, leader della Lega – deve anche garantire tamponi, rapidi e gratuiti, per tutti. Sono certificati, funzionano, costano poco e possono essere usati da tutti, come in altri Paesi stranieri. Ci sono milioni di italiani che non possono spendere altre centinaia di euro ogni settimana, in un momento già economicamente difficile. Vediamo se Pd e 5Stelle voteranno a favore di questa proposta della Lega in commissione. Non si tratta di essere No Vax o no Green Pass – ho sia l’uno sia l’altro – si tratta di aiutare milioni di italiani in difficoltà. Non tutti trovano 24.000 euro in contanti nella cuccia del cane».
Anche il Movimento 5 stelle si è inserito nella polemica: «Le maschere durano poco e la Lega ha fatto finalmente cadere la sua. Ora sappiamo che la linea del partito di Matteo Salvini è quella delle piazze No Green pass e No vax. Un atteggiamento irresponsabile nel momento in cui il governo e le istituzioni sono impegnati al massimo per raggiungere il più alto tasso di vaccinazione anti Covid». Il capogruppo dei 5 stelle alla Camera, Davide Crippa, ha detto: «Siamo di fronte all’ennesimo episodio di schizofrenia politica del partito di Salvini».
Sul tavolo del governo, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, ha trovato posto la possibilità di porre la questione di fiducia sul decreto Green pass. L’opzione sarebbe emersa a seguito della spaccatura creatasi nella maggioranza in commissione Affari sociali, dopo la contrarietà espressa dalla Lega all’obbligo di Green pass.